Gli innamorati delle emozioni italiane del rock made in Italy, precisamente quello di stampo Litfibiano, ma anche con propaggini negli anni Novanta culla dei Ritmo Tribale Mantra, e delle loro metafisiche orientaleggianti, troveranno qui – nel nuovo disco dei piemontesi Antinomia, Mantra - pane per i loro denti e stantuffi per il loro cuore, magari un pochetto meno – ma molto meno – gli ascoltatori di ultima generazione, ma del resto sempre tutto non è possibile.
Dunque rock “old style”, immaginario e “invasato” da demoni poppyes che a parte una sensibilità interiore nei testi, dimostra una certa predisposizione a spostare il baricentro stilistico anche in territori waveing, pizzicori metallizzati classici per planare su nubi elettriche spirituali, un insieme che sfocia in undici tracce che egregiamente fanno il loro giusto dovere sullo stereo, ma che purtroppo non vivono di quell’autonomia che meritano, troppo “Litfibaggio” a consumare ogni angolo d’ascolto.
La carica nevrotica di Jupiter, lo sviso di chitarra che ricama L’universo o il running impetuoso che scorre in Una nuova era sono comunque da tenere in considerazione, poi magari se gli Antinomia decideranno – sebbene la produzione di Madaski – di trovare uno stile personale e non più derivativo al cubo come ora, potrebbero giocare carte di livello, veramente di livello.
Autoproduzione
Anno: 2014
Genere: Rock
Tracklist
1. Il sognatore
2. Carica punta fuoco
3. Inutile
4. Jupiter
5. Flashback
6. Mantra
7. Senza rancore
8. L’universo
9. Elettroshock
10. Una nuova era
11. Extasi
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