Il messaggio del postfree anni `60 è arrivato in Europa direttamente tramite musicisti quali Steve Lacy, Anthony Braxton, Roscoe Mitchell, anche attraverso i corsi che questi hanno dato sull´improvvisazione, un tipo di approccio che non è certo quello delle normali scuole dove si impara la tradizione del mainstream. Il multisassofonista svizzero Christoph Gallio si è confrontato da tempo con questa musica ed è stato fra gli studenti di Steve Lacy in Europa, da cui ha preso molto nel suo modo di usare il sax soprano. Su questo disco però si dedica al multistrumentismo in quanto utilizza anche il sax alto, con un suono ed un fraseggio di certi dischi di Roscoe Mitchell, il C-Melody ed il sax baritono. Quattro strumenti della famiglia dei sassofoni per portare il suo messaggio in trio insieme ai fidi Silvan Jeger al contrabbasso e David Meier alla batteria, due giovani musicisti che seguono le vie della libertà in musica piuttosto che i dettami delle scuole e sfuggono agli accademismi di qualunque colore essi siano. È un doppio album piuttosto interessante, fra Europa e USA nel modo di porsi, dedicato a diverse figure di artisti. Il trio Day & Taxi non si crea problemi nell´affrontare in modo libero e senza convenzioni quelli che sono i dettami del free. Non siamo di ritorno negli anni `60: qui si è fatta lezione di tutto quello che è successo dopo, ma l´approccio è quello, finalmente liberi di esprimersi, di urlare quando necessario o di portare il loro messaggio in punta di piedi. Tutti e tre sono dei musicisti validissimi, specie Christoph Gallio, costantemente impegnato a tirare fuori tutto un repertorio come lo conosciamo dai musicisti citati sopra, le note spezzate di un Roscoe Mitchell, i salti di registro, la ricerca sul suono di uno Steve Lacy. C´è tanta abbondaza di scelta fra i trenta brani proposti, fra cui una dedica a Jimmy Giuffre che chiude il primo disco. Il tutto procede compatto, senza salti di genere da un brano all´altro, è un modo, il loro, di presentare questa musica con convinzione e partecipazione. C´è certamente il brano più aggressivo, come 60 Beats & 60 Notes, e ci sono momenti più tranquilli, Feldfrau per sola batteria. Ma quel che colpisce è il loro procedere firmando un disco quasi manifesto di un´idea come non eravamo più abituati da tempo: il trio senza strumento armonico, il free, Braxton, il multistrumentismo, la casa discografica autonoma, tutte cose che provengono dalla Svizzera di oggi e che trasmettono un´idea di fare musica (dedicata ad artisti, svizzeri e no) che è anche un messaggio per i colleghi oltre confine.
Genere: avanguardia jazz
Label: Percaso Records
Anno 2014
Tracklist
CD 1
01. An meinen nassen Schuspitzen
02. Long Distance
03. Gobi in Gabi
04. Cheap Metal Glass
05. Walking with Beth (for Elsbeth Voerkel)
06. Feldfrau
07. Free
08. Drummer´s Heart (for Matthias Gallati)
09. La fabrique des ornéments (for Alain Huck)
10. Die Zeichnerin (for Nanne Meyer)
11. Death Ghost
12. Groove for W (for Michael Wertmüller)
13. Lisa in Pisa (for (Lisa Schiess)
14. Hansnah (for Hans Benda)
15. Jimmy (for Jimmy Giuffre)
CD 2
01. Peine
02. 60 Beats & 60 Notes (for Marco Käppeli)
03. Andre,s B (for André Behr)
04. Melody
05. BB (for Beat Blaser)
06. 18807 (for Anne Hoffmann)
07. Fermatas for Hideto (for Hideto Heshinki)
08. One More for Emil (for Emil Rey)
09. Melody (Drums)
10. Hügel
11. Beat a beat on Beat for Beat (for Beat Streuli)
12. Piriority (for Piroska Boros)
13. Gabi in Gobi (for Gabi Fuhrimann)
14. Vero Vera? (for Vera Kappeler)
15. Flower Stand
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