Un piccolo giro sonoro del Mediterraneo – e non solo - a bordo dell’esordio dei C’mon Tigre, un collettivo multi etno in cui timbri, orme, sensazioni e sperimentazione sono la costante di una fusion umana e artistica senza steccati fisici e mentali, un insieme di istinti che tra arie jazzly, contrappunti etnici, funk isosceli e tutta la sperimentazione sonora che si possa unire al cuore improvvisato, giostra e cesella – in tredici tracce - un ascolto, un journey immaginifico che ti fa viaggiare senza smuoverti di un cm da dove sei.
Inesistenti le concessioni a qualsiasi forma di commerciale, un disco che segue la rotta della “world music” come traccia base, poi sviluppa quadri di suoni e ritagli che – una volta assemblati – determinano un ottimo arricchimento culturale il quale in fondo non è altro che un abbraccio “multimediale”, un trip per orecchi e un amore a più stadi. Tra tutte il tocco Byrneano che trema in Fan for a twenty years old hunam being, il soul sbandato di December, il funk stravagante di Life as a preneed tuxedo jacket, e i fiati free che spampazzano gai in tutta la stesura di Renovation, poi è tutto un mondo da scoprire e da tenere al caldo. Buon viaggio!
Self Released
Anno: 2014
Genere: Fusion
Tracklist:
1. Rabat
2. Federation tunisienne de football
3. Fan for a twenty years old human being
4. A world of wonder
5. C’mon tigre
6. December
7. Commute
8. Queen in A3
9. Life as a preened Tuxedo jacket
10. Building society – The great collapse
11. Building society – Renovation
12. Welcome back monkeys
14. Malta (The bird and the bear)
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