Monitorando – anche distrattamente – l’affollato parterre delle emergenze musicali, talvolta qualcosa sfugge (meno male) alle sostenute e demenziali paccottiglie distorte che arrivano trafelate da ogni dove con moine da star consumate. Un esempio? Questo “innocente” Alle porte della città, debutto dei Finistère, quartetto lombardo che non fa mistero di “abitare” virtualmente un pop/rock di stampo British, quel sound morbido e ventilato che – in prossimità dell’inverno – (ri)diffonde ricordi e colori dell’estate appena passata – o almeno – , undici tracce che hanno la cadenza di un diario caracollante Oh oh, Stella, di melodie intrecciate e con tutto il “garbo” della gran classe che alla fine va a riempire un ascolto di gradevolissimo emotional.
Amori, riflessioni, sguardi e un ottimo arrangiamento generale fanno scorre l’album come una continua confidenza fiduciosa, chitarre e ritmi brillanti, ballate Guai a te, Esponda e leggere increspature mex Soffoca sono la perizia raggiunta di una band – i cui membri vantano personalmente altre esperienze di gruppo – che sa quello che suona, non arranca ma gestisce perfettamente il “sogno” di un debutto già – ribattiamo già - in odore di uno spazio molto più grande dell’invece ciondolare nei gironi rattoppati dell’underground.
Chiude la spennata indolente di Pensi a niente, spennata che verso la fine incendia e innesca un caos distorto decretando la grana di bellezza di questi Finistère e del loro “tuning” da unoduetrequattrocinquestelle!
Arriva l’inverno? Allora lo raccomandiamo “caldamente”
Anno: 2014
Label: Costello’s Records
Genere: Pop rock
Tracklist:
1. Lo so che mi odi
2. Oh oh
3. Pronti alla rivolta
4. Stella
5. Sfida
6. Guai a te
7. Sabba
8. Esponda
9. Soffoca
10. Angela
11. Pensi a niente
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