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dic 30

Michael Eaton – Individuation

ME_INDIVIDUATION_CVRL´album di esordio del sassofonista tenore Michael Eaton è di quelli che si ascolta per la bravura tecnico-esecutiva del leader e per le composizioni, ottime veicoli per l´improvvisazione dei musicisti, fra cui gli ospiti speciali, il trombettista Jon Crowley presente in tre brani e David Liebman, veterano della musica modale fin dai tempi delle incisioni con Miles Davis negli anni `70, presente su Alter Ego, PricklyLifecycle. Lo aveva conosciuto quando aveva sedici anni, poi ha continuato a studiare fino a raggiungere un livello artistico importante insieme al suo quartetto costituito da Brad Whiteley al piano ed al piano preparato, Daniel Ori al contrabbasso e Shareef Taher alla batteria. Il contrabbassista Scott Colberg è presente in quattro brani a sostituire il collega. La musica di Eaton è ricca di metriche complesse che ci riportano ad alcune opere di Steve Coleman o Dave Holland, ad esempio nella suite Individuation, o in Guru, ma ci sono accenni al minimalismo di Steve Reich e John Adams, da lui però rivisitato in chiave modale,un bell´esempio può essere Interior Designs che apre l´album. Il suono scuro del suo sassofono tenore ben si differenzia da quello di Liebman nei brani in cui sono insieme, ambedue molto in sintonia con questo tipo di musica. Il titolo dell´album Individuation è indica il processo percorso per arrivare ad una voce personale, sia come strumentista che come compositore, passando dagli studi con Liebman al jazz più classico alla libera improvvisazione e oltre. C´è riuscito, perché qui gli elementi messi in gioco sono tanti e riuniti in un album che ha molti momenti interessanti, anche da parte dei sidemen, come l´assolo su Guru del pianista. Oppure ancora i momenti con il piano preparato, che sono un pò una sorpresa in questo tipo di musica. Me, But Not Myself in cui è al soprano e dialoga insieme al trombettista, è un altro momento notevole dell´album, anche a qusto strumento è in grado di inventare qualcosa di nuovo sulla ritmica molto sensibile. Lifecycle insime a Liebman chiude in bellezza, i due stanno ad improvvisare ed a scambiarsi i ruoli, l´uno al sax soprano e l´altro al sax tenore. Il disco in questione è un ottimo esordio di un sassofonista e di un quartetto che ha tutti i numeri per farsi notare nel jazz contemporaneo.

Genere: modern jazz
Label: Destiny Records Music
Anno 2014

Tracklist

01. Interior Designs
02. Guru
03. Me, But Not Myself
04. Alter Ego
05. Prickly
06. Centrifuge
07. You´re My Mistery
Individuation
08. Part 1
09. Part 2
10. Part 3
11. Part 4
12. Part 5
13. Lifecycle

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