Insieme alle incisioni fatte con Enter Eller e Odwalla, i due gruppi ormai storici, Massimo Barbiero ci ha abituato a delle opere in solo con le sue percussioni. Questo è il quarto CD, dopo Nausicaa, Keres e
Sisifo, in questa veste, tuttavia qui lascia da parte le sue amate percussioni e la batteria per dedicarsi soltanto alla marimba, strumento di legno che evoca atmosfere misteriose, più “terreno” rispetto al vibrafono, altrimenti da lui già impiegato. E poi c´è la dedica del titolo alla famosa intelletuale francese Simone de Beauvoir, compagna del filosofo Jean Paul Sartre, antesignana del movimento femminista che, nonostante sia una figura del recente passato, è testimone di un messaggio più attuale che mai. È un punto che Barbiero lascia all´interpretazione dell´ascoltatore, perché nelle note all´interno del booklet non ne fa alcun cenno. Scrive invece dei grandi vibrafonisti, Gary Burton, Tom Van Der Geld, Bobby Hutcherson, tutti musicisti che hanno inventato uno stile sul loro strumento e che sono inarrivabili. Barbiero ne è cosciente e lo scrive, ma la sua prospettiva è un´altra, quella relativa al suono dello strumento che dalle sue bacchette viene fuori in forma originaria, scuro, terrestre, a metà tra la percussione in sé ed il ritmo con cui questa si esprime e la melodia che a sorpresa arriva dal legno. È così che il disco acquista un suo fascino, coinvolgente per come spezza il silenzio ed evoca temi che abbiamo conosciuto da incisioni precedenti. Lo si ascolta tutto di un fiato, compatto, fra melodie dall´avvenenza soffusa ed il suono del legno, che tutto permea.
Genere: jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2014
Tracklist
01. Nausicaa
02. Guai ai vinti
03. Keres
04. My dance
05. Naiadi
06. Cristiana
07. Crono
08. L’architrave
09. La gabbia
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