«

»

dic 12

Ellynne Rey – A Little Bit of Moonlight

51gMBZwaJXL._SS280Potrebbe sembrare come una banale raccolta di standards, una delle tante fatte dalle cantanti jazz in Europa oppure in USA. Poi un ascolto attento di questa fatica discografica di Ellynne Rey permete di sintonizzarsi con una voce che ha la fantasia e l´audacia per fare di queste canzoni qualcosa di nuovo insieme a due  formazioni costituite da musicisti da anni in contatto con questo tipo di materiale e quindi capaci di estrarne qualcosa di nuovo. Ad esempio Dindi famosa canzone di Antonio Carlos Jobim qui acquista un trattamento rivitalizzante in cui il pianista Bennet Paster ha un importante ruolo. Bravo anche sulla famosa Soul Eyes di Mal Waldron, interpretata in modo più drammatico. Sa sempre dove mettere gli accenti per creare quelle atmosfere che Ellyne Rey permea della sua voce sensuale e calorosa. A volte si presenta quasi come una lady crooner, sulla via indicata da un Tony Bennett, sa raccontare  le sue storie nelle canzoni affrontate e sorprendere il pubblico abituato al genere. How Deep is the Ocean è affrontato in duo insieme alle corde della chitarra acustica di Gene Bertoncini. Un numero da cool jazz messo all´interno della scaletta che prende l´attenzione per la raffinatezza esecutiva. Ai due si aggiunge il contrabbasso di Paul Beaudry su You Taught my Heart To Sing, Ruby My Dear, i Fall In Love Too Easily, Blue in Green e What a Little Moonlight Can Do.  Sono dei momenti piuttosto tranquilli dell´album, in cui l´attenzione si restringe sui tre, splendidi nella loro perfromance. Subito dopo con My One and Only Love la ritmica al completo riparte per un´altra esecuzione mozzafiato: swing, riarmonizzazione ed ancora swing, tutto quello che ci vuole per dare una nuova veste a questo standard, perfettamente realizzato. Il batterista Tony Jefferson ha un ruolo importante con il suo drumming riservato e discreto. Besame Mucho vede la sezione ritmica alle prese con dei ritmi sudamericani, compito risolto benissimo, lei canta prima in spagnolo e alla fine in inglese, in mezzo l´intervento del pianoforte. Ellynne Rey ed i suoi standards raccontano storie d´amore sempre attuali che raccontate insieme ai due gruppi formano una specie di suite sulla quale fra un drink e l´altro e luci soffuse si ritorna sempre volentieri.

Genere: jazz vocale
Label: Autoprodotto
Anno 2014

Tracklist

01. Make Someoe Happy
02. Love and Deception
03. Dindi
04. Soul Eyes
05. How Deep Is the Ocean
06. You Taught My Heart to Sing
07. Ruby My Dear
08. My One and Only Love
09. i Fall In Love Too Easily
10. Invitation
11. Suddenly It´s Spring
12. Besame Mucho
13. Blue i Green
14. What a Little Moonlight Can Do
15. So Many Stars

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>