Gebhard Ullmann Basement Research – Hat and Shoes

Al sax tenore ed al clarinetto basso il musicista tedesco Gebhard Ullmann è un promotore continuo di iniziative e quindi una figura importante per il jazz contemporaneo, alla continua ricerca di situazioni e suoni che vanno al di là del consueto. Il suo gruppo Basement Research risale al 1995, allora insieme a Ellery Eskelin al sax tenore, Drew Gress al contrabbasso e Phil Haynes alla batteria e documentato sulla casa discografica milanese Soul Note. Nel frattempo ha cambiato diverse formazioni e non è mai mancata la voglia di creare sempre qualcosa di nuovo. L´ultima fatica lo riporta in Germania con il quartetto che nel frattempo è diventato un quintetto con tre fiati, oltre al leader Steve Swell al trombone e Julian Argüelles al sassofono baritono, la ritmica è costituita da Pascal Niggenkemper al contrabbasso e Gerald Cleaver alla batteria. La musica è composta da Ullmann ma qui si lascia largo spazio all´improvvisazione, il Trinidad Walk che apre il disco lo fa con il contrabbasso e la batteria da soli, un minuto e trenta di corde e percussioni prima del tema e dei momenti collettivi del gruppo. Dont Touch My Music è uno dei momenti più forti del disco, per l´assolo del leader, per i collettivi da cui emerge con la sua voce e per il riuscito tema. Five ad esempio lo mostra in un lungo assolo al sax tenore cui segue quello di uno Steve Swell al solito con le sue sordine che danno un suono roco al trombone, libero da ogni idea di bel suono pulito e ordinato ma ricco di forza ed entusiasmo. A seguire Blue Trees and Realtd Objects in cui c´è un assolo senza clun accompagnamento di Argüelles al sax baritono, poi arriva il gruppo a costruire un´atmosfera lirica, alla fine è la batteria di Cleaver a chiudere il pezzo in modo tranquillo. Gulf of Berlin prevede invece lunghi momenti in collettivo, un brulichio continuo di suoni da cui spunta l´assolo del leader, appassionato e travolgente che infine lascia la scena al contrabbasso di Niggenkemper. L´intero disco si ascolta con piacere sia per gli assoli dei musicisti coinvolti che per l´ottimo lavoro del tecnico del suono Walter Quintus.