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feb 13

Helen Bledsoe & Alexey Lapin – Ghost Breaker

704Un disco insolito, come spesso accade per quelli proposti dalla Leo Records: un duo fra il flauto dell´americana, ma residente a Colonia, in Germania, Helen Bledsoe ed il pianista russo Alexey Lapin che sfugge ad ogni classificazione ma che si lascia ascoltare volentieri per la carica emozionale che i due sanno trasmettere all´ascoltatore. Sono improvvisazioni che continuano una collaborazione di lunga data, già documentata sulla stessa casa discografica insieme ad altri musicisti, un duo che si è posto come fine artistico dei suoni molto speciali, ricchi di tensioni come quelle che l´ipotetico rompighiaccio si è trovato ad affrontare durante il suo viaggio fra le latitudini polari. È qui emblematico il brano che dà il titolo al disco, Lapin colpisce le corde all´interno del pianoforte per tirarne fuori effetti estremi mentre il soffo del flauto si adegua alla tensione generata evocando atmosfere ricche di energie e che sottintendono lo sforzo dellla nave evocata ed i rumori che ne derivano. È un momento molto intenso di questa incisione. Lei ha studiato tutto sul suo strumento, la musica classica, le tecniche eterodosse della new music, ma anche l´improvvisazione insieme a Robert Dick, flautista e jazzista americano conosciuto per avere allargato le possibilità espressive dello strumento. Al dialogo dei due, come si può ascoltare in modo più evidente su White Oranges, è sottintesa una vena lirica, un inquietudine che attira l´attenzione, che coinvolge nonostante l´apparente radicalità della proposta. Il soffio del suo strumento ha qualcosa di primogenio, un´espressività diretta, cui il resto si adegua. Lapin la segue con pazienza, è un partner attento che crea equilibri piuttosto che distruggerli, sia quando opera sulla tastiera che all´ interno del suo strumento. Il lento December (One Man´s Day Is Another Man´s Dusk) evoca i bui delle notti invernali alle alte latitudini, quando il sole scompare inghiottito dall´inverno mentre il finale Into Thin Air si sviluppa con suggestivi soffi che emergono dal flauto, mentre il pianista si limita ad accarezzare le corde all´interno dello strumento. I due musicisti ci consegnano un disco in cui l´avanguardia con movimenti lenti appare ricca di emozioni evocate con dolcezza.

Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno 2014

Tracklist

01. Snow
02. The Rising Star of the Falling Sky
03. Settlement
04. Ghost Breaker
05. White Oranges
06. December (One Man´s Day Is Another Man´s Dusk)
07. Into Thin Air

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