Nelle note di copertina all´interno del disco – una registrazione del 2001 alla Composers` Union Hall di Bucarest – il sassofonista rumeno Nicolas Simion rievoca i suoi concerti insieme a Jancy Körössy, allora intorno ai settanta anni di età, il suo ritorno dagli Stati Uniti ed il tempo passato in Germania vicino la cittadina termale di Baden Baden. Dopo il periodo passato insieme a Mal Waldron, con cui Simion ha inciso e suonato live in duo e quartetto, il ritorno in Europa del veterano connazionale, anche lui pianista, ha significato per il sassofonista una nuova direzione musicale con un gruppo in cui la musica ha acquisito una dimensione speciale coagulatasi intorno alle composizioni dei due. In un lungo tour attraverso l´Austria, la Germania, la Romania, il quartetto spesso ha ospitato Lee Konitz, con cui hanno registrato. È un periodo intenso, ricco di cambiamenti musicali per i due. Körössy è un pianista ricco di esperienza, che prima del salto verso gli Stati Uniti, ad Atlanta, ha inciso in patria, le prime registrazioni di jazz dopo la guerra, ed in Germania per la storica MPS in trio insieme a Charly Antolini in cui si avvicinava a quelle che erano le libertà allora arrivate con la New Thing. In USA ha lavorato con Zoot Sims, ma la sua cultura musicale è enorme, capace di suonare tutti gli stili di Jazz, dal Dixieland alle forme più moderne. Alla fine l´incontro con Simion e l´idea di collaborare ha portato frutti interessanti, sicuramente delle incisioni che fanno onore al jazz europeo, insieme alla ritmica costituita dai due americani James Singleton al contrabbasso e Peter Perfido alla batteria. Il concerto a Bucarest mostra i due, finalmente in patria, piuttosto in forma. Il disco apre con un duo di Körössy insieme al contrabbassista, una sua composizione dedicata a Oscar Peterson. Le note del pianoforte trasudano l´emozione che l´esecutore riversa e dà un´idea precisa di quello che è stato un concerto sicuramente da riascoltare su supporto digitale. Segue You Wouldn´t Believe di Richard Oschanitzky, un pianista e compositore rumeno, spesso alle prese con la censura dell´allora regime comunista, ricordato da Simion nella sua musica. Il trio di One for Kisser è senza il pianista, come sempre Simion al sax tenore dà un saggio della sua maestria ed originalità, la bella voce sempre riconoscibile, l´interplay perfetto con la ritmica che lo ha seguito per lungo tempo, interessante anche il duo insieme al batterista su Miss Dr. Shino, eseguito al sax soprano e, verso la fine, con i due strumenti insieme, alla Roland Kirk! Il lungo Sweet Home è una perfetta sintesi delle idee dei due, è eseguito in quartetto e si ascolta, sia nel sax soprano che nel pianoforte, quella malinconia che rende questa musica qualcosa di speciale. Ancora un compositore rumeno, piuttosto noto nell´ambito della musica classica, George Enescu, per la variazione su un tema tratto dalla Seconda Suite per Orchestra. La melodia è qualcosa di universale, così che si riesce a trasportarla anche da una composizione scritta in origine per orchestra classica in un quartetto jazz. Il brano parte in modo nervoso, con il contrabbasso veloce, la batteria swingante ed il poderoso sax tenore, prima dell´entrata del pianoforte. Un arrangiamento jazz che certo sarebbe piaciuto all´autore. Le due composizioni finali, The Game with the Ball e La Hora sono state scritte da Körössy. È una musica, la loro, che viene dal cuore, in cui si trascendono le questioni strettamente tecniche, è un feeling che si trasmette al pubblico, sia che siano sintonizzati su situazioni più mainstream o su cose più moderne. E ciò fa la forza del disco, oltre a dare un contributo notevole a quello che è il jazz europeo e rumeno in particolare.
Genere: mainstream jazz
Label: 7 Dreams Records
Anno 2014
Tracklist
01. For Oscar
02. You Wouldn´t Believe
03. One for Kisser
04. Sweet Home
05. Miss Dr. Shino
06. Variations on a Theme from the Second Suite for Orchestra by George Enescu
07. The Game with the Ball
08. La Hora
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