È un disco che trasuda swing in ogni momento, dall´inizio alla fine, in lungo ed in largo. I quattro vocalisti riunitisi sotto il nome di Uptown Vocal Jazz Quartet, nello stile dei famosi Manhattan Transfer, insieme al veterano sassofonista contralto Richie Cole ed alla sezione ritmica ci fanno ascoltare qualcosa di tipicamente americano per le sonorita presentate, questa volta però facendo ricorso a composizioni proprie. Ovviamente si poteva anche fare ricorso agli standards più famosi, ma si è preferito scrivere da soli le canzoni, anche se le atmosfere, le armonie o i testi non si distaccano dal linguaggio di base del mainstream jazz. Richie Cole ha già collaborato con i Manhattan Transfer nei tre album Vocalese, mecca for Moderns e Extensions che ricevuto il Grammy, qui contribuisce con ben cinque composzioni, Ginny Carr, la voce di contralto del gruppo ne porta altre quattro più una scritta insieme a Cole, a completare la scaletta ci sono Pure Imagination di Bricusse/Newley e I Love Lucy di Daniel/Adamson. Oltre ai cantanti – Ginny Carr, Robert McBride, Holly Shockey e André Enceneat – splende la voce magnifica del sassofono del veterano Cole, ovunque protagonista, ma che su Pure Imagination attira tutte le luci dei riflettori per sé, completamente da solo nell´esecuzione, tranne l´accompagnamento delle voci sul tema all´inizio ed alla fine. Un´operazione piuttosto coraggiosa eseguita alla grande. Nel disco troviamo tutti brani molto coinvolgenti in cui la ritmica swinga in modo molto naturale, un bell´esempio è Take Me Away di Ginny Carr, che oltre a cantare ha scritto gli arrangiamenti, i testi, la musica. Un testo molto divertente, la perfetta intesa fra i cantanti, la chitarra acustica di Steve Herbermann, lo stupendo sax contralto, tutto contribuisce a rendere questa musica di facile ascolto senza perdere di vista l´alto livello tecnico ed artistico. Anche So You´re Gone è stata scritta ed arrangiata da Ginny Carr, una stupenda ballad in cui a mettersi in mostra questa volta è il contrabbasso di Max Murray con un poetico assolo. Non potevano mancare i ritmi latini: Bossa Nova Eyes è un bell´esempio del ritmo brasiliano portato al successo da Stan Getz. Su He Was the Cat c´è come ospite speciale un´intera sezione fiati costituita da Chris Walker al tromba, Chris Vadala al sax alto, Leigh Pilzer al sax tenore e Jen Krupa al trombone. È un brano speciale, scritto da Ginny Carr, dedicato a Richie Cole ed al cantante Eddie Jefferson, scomparso prematuramente nel 1979, spesso insieme durante gli anni `70 in concerti dati per il mondo. Vanna Bonta è un brano dedicato all´omonima amica di Richie Cole. Sul blues di I Got Friends c´è l´assolo alla chitarra elettrica di Steve Herberman che ben si integra con il gruppo vocale. Ancora un grande assolo di Cole su DC Farewell, tagliente nel suono ma molto lirico per come si propone, in grado di evocare le tante emozioni che hanno a che fare con un addio. Sul finale I Love Lucy insieme al batterista Frank Russo ci sono le percussioni di Chris Rose a dare un aspetto latino al brano ed ancora Cole, supportato dai vocalisti, prende il suo assolo, seguito da quello della chitarra elettrica di Herberman, magistrale nel riuscire a mantenere la tensione nel brano dopo un tale intervento. Un gran bel disco che mette di buonumore, dedicato allo scomparso Tim Hauser, il fondatore dei Manhattan Transfer e che non deluderà gli appassionati del genere.
Genere: vocal jazz
Label: HouseKat
Anno 2015
Tracklist
01. Now I Have Everyrhing but You
02. It´s the Same Thing Everywhere
03. Tokyo Rose Sings the Blues
04. Take Me Away
05. So You´re Gone
06. Bossa Nova Eyes
07. He Was the Cat
08. Pure Imagination
09. I Got Friends
10. Vanna Bonta
11. CD Farewell
12. I Love Lucy
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