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set 18

Antenna Trash – DED comes for DED

Antenna Trash è il nome di un bel pezzo dei teutonici Lali Puna, categorizzati spesso nella buffa categoria indietronica, ma senza alcuna difficoltà definibili come un gruppo elettronico. O meglio elettrogeno, capace di sprigionare la propria elettricità al mondo esterno. Da questo pezzo sembrano aver preso ispirazione Sebastiano Meneghini (voce, chitarra), Alessandro Monaco (synth, voce), Alberto Casagrande (batteria, voce) e Marco Menegazzi (basso, voce) che nel 2008 a Verona hanno deciso di mettere su questa band. L’EP di esordio, DED comes for DED, arriva dopo tre anni di palchi importanti e grazie alla collaborazione di Pierluigi Ballarin, che ha curato la produzione artistica presso lo Studio TUP di Brescia e Stefano Moretti dei Pink Holy Days. Solo che invece che ai morbidi beat dei Lali Puna, gli Antenna Trash sembrano guardare più alle spigolose angolazioni del post punk anglosassone: l’iniziale Fill Every Corner come manifestazione di intenti. Si odono molto gli echi per esempio dei These New Puritans, additati da NME come migliore band del 2010, mentre il ritmo sostenuto di Nuclear Sand fa da oscura cornice alle evoluzioni new wave della band, specie nell’ottimo finale. L’antenna sembra captare segnali elettrici molto più intensi in Magnets, guidata per mano dalla voce intensa di Sebastiano e che non sfigurerebbe per niente nel nuovo degli Horrors. La finale Law offre invece un esempio di come gli Antenna Trash possano cambiare continuamente pelle durante un pezzo, partendo dall’iniziale punk funk ed approdando lentamente verso l’electro, in una camaleontica evoluzione che sembra spezzare le categorie ed i generi convenzionali. Da tenere d’occhio.

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