Pat Bianchi Trio – A Higher Standard

La classica formazione per organo, chitarra elettrica e batteria è presente su questo disco sotto la direzione di Pat Bianchi , organista in formazioni guidate da leader importanti, fra gli altri il chitarrista Pat Martino o i sassofonisti Lou Donaldson, Houston Person, George Coleman, Tim Warfield. Tutta gente con cui ha imparato il mestiere, fino ad essere un vero leader, come appunto dimostra questa sua produzione. Insieme ci sono il chitarrista Craig Ebner ed il batterista Byron Landham, due musicisti in completa sintonia con cui sviluppa uno swing notevole con cui porta questa formazione nella modernità. Fra i tanti padri di questo strumento è partito da Larry Young e sviluppato ancora di più quelle libertà già fatte intravedere negli anni `60. Sa  ben scegliere nel mondo degli standards da proporre, fra ballads, brani latini e altri più moderni. Soltanto due brani fra i dieci proposti provengono dalla sua penna, The Will of Landham e Blues Minus One. C´è un classico del bop, uno swingante Bohemian After Dark di Oscar Pettiford, in cui si mostra il lato più tradizionale e la maestria sui propri strumenti insieme al soul jazz di Horace Silver di cui si propone Blue Silver. Il Brasile di Sergio Mendes è presente con la famosa ballad So Many Stars, non manca John Coltrane con Satellite, in cui la chitarra si mette in mostra con un assolo semplicemente prodigioso. Per chiudere c´è il famoso From the Bottom of My Heart di Stevie Wonder. Questo trio per organo ha tutte le qualità per imporsi sulla scena internazionale perché il loro ascolto non annoia, anzi, con il loro swing e trasmettono un messaggio di gioia e positivitá per il jazz moderno.