Max Richter nasce in Germania e cresce in Inghilterra. Intraprende prima gli studi classici di composizione e pianoforte presso l’Università di Edinburgo e alla Royal Academy of Music di Londra, poi frequenta il Centro di ricerca, produzione e didattica musicale ‘Tempo Reale’ a Firenze, sotto la guida di Luciano Berio. Terminati gli studi, nel 1989, fonda l’ensemble Piano Circus, con cui incide cinque album per l’etichetta Argo/Decca. Nel 1996 partecipa alla realizzazione dell’album Dead Cities dei Future Sound Of London. Nel 2000, collabora con Roni Size ed i suoi Reprazent per In The Møde.
In questi anni abbandona i suoi Piano Circus per intraprendere una brillante carriera solista. Richter combina registrazioni ambientali, voci e letture di poesie, sovrapponendo i suoni, mixandoli e spezzandoli. Il risultato è una musica estremamente delicata e fragile, come i processi della memoria. Proprio alla memoria è intitolato l’album di debutto Memoryhouse (2002), registrato con la BBC Symphony Orchestra condotta da André de Ridder. Apprezzato immediatamente dalla critica, Memoryhouse ha fissato come cifra stilistica di Richter quella vena nostalgica tipica anche dei suoi album successivi.
Nel marzo 2014 firma per Deutsche Grammophon ed entra a far parte del catalago della prestigiosa etichetta tedesca, che immediatamente (a giugno) gli dedica una retrospettiva, ripubblicando i suoi lavori passati (Retrospective: The Blue Notebooks – Songs From Before – 24 Postcards In Full Colour – Infra). L’artista sarà in Italia venerdì 10 Luglio 2015 al Teatro dei Rinnovati di Siena,
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