Preso in prestito dalla rivista di satira e fumetti Mad, nata negli anni ’50, Veeblefetzer è il termine che veniva usato in riferimento a qualsiasi tipo di oscuro macchinario molto complicato e che non abbia uno scopo preciso. Un attitudine musicale globalista e fuori dagli schemi. Una linea immaginaria unisce echi di dub tra le baracche di Kingston a sprazzi di puro rock’n'roll, un funerale a New Orleans a un matrimonio gypsy nelle campagne di Sarajevo. Chitarre pastose in bilico tra reggae e manouche si mescolano con l’energico calore dei fiati e il marchingegno ritmico fatto di tamburi e macchine da scrivere. Basse frequenze affidate all’andamento gradasso e rubicondo del sousafono, un basso tuba da parata.
Insomma: una strumentazione degna di una piccola orchestrina protopunk rende il timbro dei brani decisamente riconoscibile e originale. Il cantato è in inglese. Le liriche raccontano di viaggi, tumulti e stortezze della vita, scritte dal frontman Andrea ‘Mondo Cane’ Cota, irrefrenabile musicista nonché produttore e dj radiofonico. Il loro disco No Magic, No Bullet è uscito l’8 Maggio per Goodfellas.
Nei prossimi mesi i Veeblefetzer continueranno la loro incessante attività live che li ha già visti calcare i palchi dei principali club e festival italiani e di mezza Europa tra cui il Boomtown Fair (UK), il festival più incredibile mai visto, il Musikclub Open Air in Austria, l’Ariano Folk Festival (AV) e il Live Rock Festival (SI) condividendo il palco tra gli altri con The Bluebeaters, Raiz & Almamegretta, [dunkelbunt] & the secret swing society, Slamboree, The Electric Swing Circus, Dirty Honkers, Monaci del Surf, Fuzz Orchestra, UNA.
Commenti Recenti