E’ disponibile da aprile in formato fisico e digitale Ceneré, il nuovo lavoro degli Arcane of Souls, anagramma dietro il quale si nasconde la figura di Alfonso Surace, songwriter calabrese d’origine già al lavoro con il Torquemada e i Sakee Sed nonché una delle ultime scoperte della fervida scena musicale bergamasca. Il secondo lavoro di Alfonso Surace è stato anticipato nelle scorse settimane dal lyric-video Gennaro. Un brano che coi suoi cori sixities e una lap steel tipicamente harrisoniana rappresenta al meglio l’impronta sonora e lo spirito di un disco in cui il blues incontra il pop e lascia spazio a violini, tabla, fuzz, ritmiche funk o in levare, fiati, percussioni africane e molto altro.
A contare in Ceneré sono infatti essenzialmente le canzoni, debitrici delle cose migliori del nostro cantautorato meno abbottonato. Brani cantati a voce ruvida e spiegata dal “cantautore urlante” Arcane of Souls che sanguinano quando soffrono, si illuminano quando sorridono e lo fanno davvero, senza sconti. “Ceneré” è un album animato da un primal scream che viene esaltato dalla scelta di registrare tutte le tracce in totale autoproduzione casalinga con atteggiamento lo-fi. Il tutto è volto ad ottenere un lavoro vero come la carne viva e vibrante come tutte le musiche che sono soul nell’indole, al di là di ogni genere e di ogni appartenenza.
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