Actis Dato Quartet – Earth is the Place

La musica del sassofonista Carlo Actis Dato è come il vino, più invecchia e più migliora. Questa è la sua sedicesima incisione per la Leo Records inglese, una collaborazione che si è rivelata fruttuosa perché gli ha permesso una definitva visibilità a livello internaionale. Insieme a lui ci sono i fidi Beppe di Filippo al sax soprano e contralto,Matteo Ravizza al contrabbasso e Daniele Bertone alla batteria. Come sempre ci presenta dei brani ispirati al folk di tutto il mondo nella forma di una musica solare che mette di buon umore. Il suo jazz made in Europe è onnivoro e guarda all´oriente, quasi una risposta ai Masada di John Zorn, Gipsy Cembalon oppure Albania ne sono un esempio. Non mancano i richiami al folklore italiano ed al free, si ascoltino a riguardo l´assolo del suo sax baritono e quello del sax soprano su Correva l´anno, che però ad un certo punto si ferma su una poliritmia battuta con le mani come la musica dei pigmei! Su Albania il sax contralto di Di Filippo va in solo su motivi free, come John Zorn, un brano che presenta anche momenti malinconici e pensosi e che è fra i momenti migliori dell´album. Con Transiberiana si va piuttosto lontano, molto bello ed espressivo l´assolo al sax soprano di Di Filippo sull´incalzante ritmica, ed anche l´intervento di Actis Dato al clarinetto basso è magistrale. Con Kerala si va in India, un brano introdotto da un assolo di contrabbasso suonato con l´archetto. Su Nomade il leader si scatena al sax baritono e sul pensoso e malinconico I 20 sosia di Saddam sembra faccia una riflessione sugli avvenimenti attuali. Con Sole crescente si ritorna ad una musica solare che sembra essere passata, abbrozzandosi, dai Caraibi. Il quartetto di Actis Dato rimane fedele a se stesso ed al proprio modo di esprimersi ed è certamente fra le proposte più originali del jazz contemporaneo. Bravissimi a scovare la propria personalità per la musica del mondo, fagocitata ed in nuova veste proposta al pubblico internazionale.