Un disco breve ed intenso quello del quartetto Emoticons, supportato in tre brani dal pianista Danilo Rea. Sono quaranta minuti compatti che bastano ed avanzano per dare un´idea delle potenzialità del gruppo, alla precisa ricerca di una propria identità su canzoni pop, un brano di Wayne Shorter, uno di Kristof Komeda e due scritti rispettivamente dal batterista Alessandro Paternesi e dal chitarrista Luigi Masciari. Gli
altri del gruppo sono Cristiano Arcelli al sax alto e Luca Pirozzi al contrabbasso. L´idea della canzoni pop rifatte in chiave jazz non è nuova: ricordiamo ad esempio un vecchio progetto di Luca Boscagin, quello dei
Jazzbreakers, dedicato a canzoni del rock oppure i più famosi Bad Plus.
Il disco italiano si pone ad un livello molto alto e si puó tranquillamente da consigliare al pubblico americano. Ad esempio funziona benissimo l´apertura con “No Surprises” dei Radiohead, proprio da antologia, oppure “Hallelujah” di Leonard Cohen, resa con molta poesia grazie all´introduzione di Danilo Rea e poi la chitarra e la ritmica a partecipare al brano.
Tutti al massimo delle loro possibilità nel fare un disco che ha il grande pregio della sintesi, dell´editing perfetto, dell´ospite che si inserisce perfettamente nell´ordine generale dei brani, una cosa insomma in cui tutto si incastra alla perfezione e che si ascolta un paio di volte di fila volentieri.
http://www.abeatrecords.com
01. No Surprises
02. Sleep Safe and Warm
03. Giuro è quasi pop
04. Adam´s Apple
05. I Will
06. Secret Life of Plants
07. Hallelujah
08. A Lot of
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