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giu 30

Bill Wells & Aidan Moffat – The most important place in the world

BodyPart5-300x300Per i più longevi ascoltatori musicali, Bill Wells e soprattutto Aidan Moffat sono strettamente associati a una importante band scozzese degli anni passati, gli Arab Strap. Le radici non si dimenticano, così come il forte accento dell’iniziale On the motorway con cui il duo fa partire il seguito del fortunato Everything’s getting older del 2011. The most important place in the world, uscito lo scorso marzo per Chemikal Underground è un inno alla città e agli spazi urbani, in cui il talento compositore di Moffat cerca molteplici punti di contatto con la tradizione jazz di Wells agli incroci meno trafficati. I risultato sono tuttavia inferiori alle attese: l’ascolto risulta lento, piatto, troppo sentimentale. Solo The tangle of us e, parzialmente, Any other mirror, emergono nella loro immediata purezza. L’album viene scosso saltuariamente da alcuni singoli episodi: tra questi sono degni di menzione Lock up your lambs che viaggia su corsie industrial/free; Street pastory colloquy, 3AM, grazie al quale il duo fa una fermata gospel rinfrescante in una chiesa di quartiere; e la sintetica The eleven year glitch. Troppo poco rispetto a quanto i due ci avevano abituato (o meglio viziato) qualche tempo fa.
Label: Chemikal Underground
Anno: 2015
Genere: songwriting, jazz

Tracklist:

1. On the motorway
2. VHS-C
3. Lock up your lambs
4. This dark desire
5. The tangle of us
6. Any other mirror
7. The unseen man
8. Vanilla
9. Street pastory colloquy, 3AM
10. The eleven year glitch
11. Far from you
12. We’re still here

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