Dopo il delizioso omonimo uscito lo scorso anno, Elli De Mon si ripete con II, uscito nei mesi scorsi per la francese Pitshark Records. Il titolo è più di un programma, rappresentando la naturale prosecuzione del percorso iniziato con il precedente debutto. Lo sciamanesimo con cui ci eravamo lasciati nel primo episodio riappare in tutta la sua magia nell’iniziale Zen Song per assumere caratteri ancor più mistici. La carica blues di Ghost si dipana come un tappeto carico di visioni notturne, senza dimenticare di ricalcare la tradizione ma con interessanti licenze poetiche nella coda. In più parti emerge la carica blues dell’artista, come in Judgement e Grip; e, ovviamente, Wild Blues, dove si rilevano interessanti paragoni con i Led Zeppelin. Ma sono le parti più dark, quelle più scure, a impressionare: Ouroboros raggiunge i più profondi meandri della nostra anima, grazie a ritmo cadenzato ma imperterrito, in grado di mandarci in trance. Come la successiva Black Ego, il cui lungo intro visionario lascia successivamente spazio a un’ambientazione la cui tappezzeria ricorda il grunge degli anni ’90. Le conclusive Unbreakable e Requiem for J. seguono lo stesso percorso, consacrando definitivamente un’artista che merita il nostro doveroso tributo.
Label: Pitshark Records
Anno: 2015
Genere: blues, garage
Tracklist:
1. Zen Song
2. Ghost
3. The judgement
4. Ouroboros
5. Black Ego
6. Wild Blues
7. Grip
8. Obsession
9. Unbreakable
10. Requiem for J.
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