Uscito nel corso del 2015, il primo disco omonimo dei Phantorama si dipana attraverso 11 pezzi, tra strappi violenti e scossoni rilevanti. L’ascolto risulta nervoso fin dall’iniziale Canta Regina, dove a risaltare sono soprattutto le tastiere di Pask Lauriola (Exodio) e le liriche di Marco Torrese, già dietro diversi progetti tra i quali Sula Ventrebianco. La sessione ritmica risulta scostante, imprevedibile, prevalentemente alternative come in 100.000 Tesla, dove le sonorità sembrano quasi ridursi a 16bit. 48 (morto che parla) è uno dei pezzi più interessanti del disco, con una cornice che piacerebbe anche a Caparezza, ma il nostro voto va senz’altro a Hey Mr.Coffee, in cui la psicosi dei Phantorama sembra raggiungere il suo acme. Nonostante tali piacevoli episodi, il resto del disco sembra prigioniero del gusto grottesco e a tratti circense della band perfettamente fotografato da Alice nello specchio dove nell’omaggio retrò al romanzo di Carroll i Phantorama si producono un molteplici evoluzioni, che tuttavia non sembrano apportare alcun valore aggiunto. Se non il gancio alla successiva La Botte. Il resto del disco prosegue su questa linea, spesso imprevedibile, ma a cui i Phantorama si votano quasi come in una professione di fede.
Label: Ikebana Records
Anno: 2015
Genere: alternative
Tracklist:
1. Canta Regina
2. 100.000 Tesla
3. 48 (morto che parla)
4. Signorina Mon Amour
5. Alice allo specchio
6. La botte
7. Hey Mr.Coffee
8. La parata degli elefanti rosa
9. Benvenuto
10. Pianomorte
11. Daparò
Commenti Recenti