La casa discografica salentina Dodicilune pubblica nella collana Wysiwyg (What You See Is What You Get) l’esordio dei Leptons, un trio costituito da Lorenzo Monni a chitarre, voci ed effetti, Alessandro Grasso al basso e Paolo Gravante alla batteria. Siamo nell’ambito di un art rock prodotto con molta cura in sede di missaggio, così da presentare qualcosa di insolito, che ha tutte le qualità per restare, non soltanto un’istantanea di quella che è l´attuale visione musicale del trio. C’è di tutto nelle quindici tracce del disco, un passato fatto di musicisti come Robert Wyatt ed i King Crimson, la New Wave ed il Post Punk, tangenziali a quello che è il mainstream più scontato. L’ampio uso della voce con i testi in inglese, un feeling pronunciato per la melodia e per delle armonie non banali fa del disco un’opera compatta che si ascolta di un fiato, in cui tutto è al punto giusto e perfettamente integrato dall’inizio alla fine. Ci sono dei brani che possono sembrare più in evidenza rispetto agli altri, Silent, ad esempio dal groove nervoso e con un breve assolo alla chitarra elettrica e tuttavia memore di certi momentii di Robert Wyatt, ma sempre con uno sguardo dall’alto sull’intera opera, costruita come un puzzle in cui trovano posto gli eterogenei Absence, ben sei, accanto a brani come Sharaton, un´altra piccola gemma rivolta al rock più avanzato. Fra melodie accattivanti e momenti seducenti in cui si affronta il prog con una visuale molto personale i tre musicisti dei Leptons firmano un disco che attirerà l´attenzione degli appassionati del genere.
Genere: art rock
Label: Dodicilune Records
Anno 2015
Tracklist
01. Back to Oblivion
02. Absence I
03. Instrument Men
04. Absence II
05. The King Inside of Me..
06. Absence III
07. Beware
08. In my Hutch
09. Silent
10. Absence IV
11. Sharathon
12. Absence V
13. Mr Hurtsman
14. Absence IV
15. Leptons in Love
Commenti Recenti