È un disco molto speciale questo firmato da Lucia Ianniello, alla tromba e flicorno, ad effetti elettronici e ad oggetti vari. Insieme a lei Diana Torti alla voce, Giuseppe La Spina alle chitarre e Paolo Tombolesi alle tastiere, al basso ed alle percussioni. C’è molta sperimentazione e un discreto uso degli effetti elettronici e delle tastiere, ma le atmosfere sono lo stesso magiche grazie ai sognanti interventi della leader ed alla voce che accompagna in sottofondo le sue sortite. Le due donne del gruppo comunicano simpateticamente, molto bello il trio insieme al pianoforte che su Sicily appare perfettamente rodato. Il brano è del chitarrista, scomparso improvvisamente e presente su cinque dei brani proposti. La sua è una presenza notevole con assoli che ben si inseriscono nell’orginale progetto. L’album è ricco di atmosfere suggestive grazie ad un’ottima interazione fra gli strumentisti ed i suoni generati dal computer: l’incontro fra gli umani e le macchine funziona, a volte ricordando pionieri del genere come il trombettista Jon Hassell. Alcuni momenti sembrano proprio visionari, come il Maintenant di apertura, con la tromba della Ianniello a creare un dialogo con il basso elettrico, il piano ed i sintetizzatori, fino a che arrivano i vocalizzi di Diana Torti a rendere ancora più suggestivo il tutto. Il lungo brano, più di undici minuti, sfuma con l´assolo della chitarra acustica prima che tutti si ritrovino insieme per chiudere un’esecuzione dalla forza inusuale. La trombettista e leader ha studiato la musica del pianista e compositore californiano Horace Tapscott, dalle sue numerose composizioni ha scelto Ballad for Samuel, eseguita insieme al pianoforte, un duo malinconico e che mostra la voce “umana” della Ianniello, in grado di esprimere dei sentimenti, al di là dell’ipertecnicismo oggi di moda. Desert Fairy Princess è un altro lungo brano, quasi dodici minuti, di Jesse Sharps, sassofonista e compositore della Pan Afrikan People’s'Arkestra in cui Tapscott militava come pianista. Ed ancora Peyote Song No. III dello stesso autore, quasi quattordici minuti di invenzioni sonore, mostra il particolare feeling del gruppo per la musica della big band californiana, ma anche la creatività con cui si è approcciata a quelle composizioni. L’inusuale formazione, i suoni da camera, la presenza dei sintetizzatori, l´assenza di batteria, i vocalizzi, le ricche improvvisazioni e la capacità della leader di gestire architetture complesse che si dipanano nelle lunghe esecuzioni fanno di questo disco qualcosa di speciale. Preliminaires Amoureux è il brano finale, composto dalla Ianniello, qui sono gli strumenti acustici ad avere il sopravvento, il quartetto si presenta senza sintetizzatori e mostra il suo lato più cameristico e raffinato, elegante e suadente.
Genere: modern jazz
Label: Slam Productions
Anno 2015
Tracklist
01. Maintenant
02. Ballad for Samuel
03. Our Summer
04. Desert Fairy Princess
05. Other
06. Peyote Song No. III
07. Sicily
08. Preliminaires Amoureux
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