Venerdì 7 ottobre, a Cosenza è una classica serata d’autunno; piovosa, poca gente per strada, il fogliame inizia a cadere dagli alberi. Cammino sotto la pioggia, mi sto dirigendo alla serata di apertura di Always Never Again, rassegna di suoni indipendenti, che già lo scorso anno ha riempito i venerdì sera dei rockettari calabresi. Sono le 23 e 15, giusto in tempo per l’inizio dei concerti. Contrariamente a quanto ci si aspettava, la sala concerti è già semi-piena e all’ingresso c’è una discreta fila, l’ambiente è abbastanza variegato. L’attesa è di quelle speranzose, c’è la voglia di vedere un live degno di nota. Niente paura, stasera a Always Never Again performano gli M!R!M. Apre la serata una band locale, Electric Floor, dal sound acerbo, dream-wave, con chiari riferimenti alla scena anni 80. Giusto il tempo di scaldare l’ambiente e arriva il turno dei protagonisti della serata. Mancano pochissimi giorni all’uscita del loro secondo EP It’s not Enough Anymore, e gli M!R!M (Iacopo Bertelli e Alessandro Nieri) armati di una chitarra, di un basso, di una batteria elettronica e di campionamenti vari, sciorinano un sound devastante ed istrionico. Hanno voglia di stupire gli M!R!M, così come facevano i loro “ispiratori” CCCP, ma senza l’aiuto dell’istrionismo teatrale di Fatur e Annarella. La ritmica è isterica, entrambi si dimenano sul palco (del resto sarebbe impossibile non farlo), il pubblico li segue lasciandosi trafiggere dalle chitarre taglienti di Iacopo. La voce è strozzata grazie anche all’aiuto del synth, il basso è pulsante e il coinvolgimento delle circa duecento persone è palpabile. A tratti sembrava di essere nella Pordenone dei tempi del Great Complotto o nella Pankow degli anni 80, terreno fertile della scena punk industriale. Il concerto è proseguito in un sali e scendi di devastazioni, di ritmi convulsivi e fraseggi di chitarra lancinanti e a volte arabeggianti. La stoffa c’è, e questi ragazzi lo stanno dimostrando, senza dimenticare che pare stia nascendo una prolifica scena wave italiana (vedi anche Soviet Soviet). La serata è proseguita con il dj-set di Fabio Nirta. “The past is your future”.
A questo link potete liberamente ascoltare i due EP della band.
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