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nov 15

Julia Hülsmann Quartet w/Theo Bleckmann – A Clear Midnight

71piTCI5BrL._SL1400_Ecco un disco apertamente emozionale, di una dolcezza incredibile, senza essere melenso. È la nuova incisione della pianista tedesca Julia Hülsmann, da tempo presso la ECM di Manfred Eicher, questa volta alle prese con le canzoni di Kurt Weil, compositore ebreo che dopo la presa del potere da parte dei nazisti scelse di andarsene in USA fino a che nel 1943 ne prese anche la cittadinanza. Accanto ai fidi Marc Muellbauer al contrabbasso e Heinrich Köbberling alla batteria (alcuni brani, come Alabama Song sono eseguiti in trio) ci sono Tom Arthurs alla tromba e l’ospite Theo Bleckmann, un cantante tedesco di stanza a New York dalla voce duttile e ricca di uno swing naturale, seducente, abile ad immettere un feeling tutto suo nelle liriche, anche quando, come per la famosa Mack the Knife che apre l’album, si esprime su un arrangiamento molto singolare che fa di questo brano qualcosa di notturno, soffuso, una ballad dai contorni sfumati, che sembra scritta per raccontare atmosfere nebbiose. Quando, ad esempio su September Song la voce di Bleckmann incontra la tromba sordinata di Arthurs la musica acquista una dimensione del tutto speciale. Stupendo il suo assolo, questa volta senza sordina, su This Is New, quasi un novello Kenny Wheeler. Tre brani sono della leader, A Clear Midnight, A Noisless Patient Spider e Beat! Beat! Drums! con i versi di Walt Whitman, qui si rivela una pianista ispirata, che usa le note giuste al posto giusto e sa creare atmosfere uniche in cui racconta storie con una propria logica che tutti seguono e contribuiscono a rendere di una bellezza non solo formale, ma anche con quella emotività che le rende un’opera d´arte. Non mancano atmosfere più concitate, come la Beat! Beat! Drums!, in cui ci si lascia andare a ritmi in sintonia con il titolo del brano. La famosa Speak Low, tratta dal musical One Touch of Venus, ha un testo ricco di giochi di parole, caratteristico dello scrittore e poeta Ogden Nash, maestro del calembour. Il disco chiude con Great Big Sky, ancora grandi interventi da parte di tutti e la conferma dello stato di grazia di questa band. Il disco è stato prodotto con cura, registrato ai Rainbow Studios di Oslo, ed è un omaggio importante al grande compositore di origine tedesca, realizzato con i mezzi espressivi del jazz europeo da parte di una band dalla forte personalità.

Genere: jazz
Label: ECM Records
Anno 2015

Tracklist

01.Mack the Knife
02.Alabama Song
03.Your Technique
04.September Song
05.This Is New
06.Eiver Chant
07.A Clear Midnight
08.A Noise Patient Spider
09.Beat! Beat! Drums!
10.Little Tin God
11.Speak Low
12.Great Big Sky

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