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nov 29

Lou Volpe – Remembering Ol’ Blue Eyes

10036701L’ascolto di Lou Volpe ci permette di fare conoscenza con un autentico fuoriclasse della chitarra semiacustica, una Gibson che mostra in tutta la sua bellezza nelle foto in copertina. Ha suonato con tanti grandi del jazz, con Chet Baker ed i Manhattan Transfer, ma anche con musicisti pop come Roberta Flack e Liza Minnelli. da non dimenticare il suo lavoro per il flautista Herbie Mann, come arrangiatore, compositore e coproduttore. Questa nuova produzione è dedicata a Frank Sinatra, di cui a dicembre ricorre il centenario della nascita, il che potrebbe fare pensare che si esibisca cantando. Invece no, presenta degli standard piuttosto noti che sono stati nel repertorio del grande “Blue Eyes”, riarrangiati magistralmente con un sound che va dallo smooth al jazz più classico dimostrando tutta la sua classe. Prendiamo il famoso It Was a Very Good Year in cui la sua chitarra ha degli accenti blues e soul, una delle migliori interpretazioni sull’album, accompagnato da tastiere elettriche che forse non saranno di gradimento per tutti ma che comunque non fanno ombra al suo talento. In ogni brano sa metterci qualcosa di suo, assoli di una pulitezza ed una fluidità incredibile, ricchi di swing e varietà nella pronuncia, segno di una padronanza assoluta dello strumento. Un altro bell’esempio è You Go to My Head, in cui ci sono le percussioni latine di Gary Fritz. Da un brano all’altro cambiano i tastieristi, Delmar Brown, Mel Davis e Onaje Allan Gumbs, due i bassisti Stanley Banks e Leo Traversa e Buddy Williams alla batteria sostituito da Sipho Kunenen su I’ve Got You Under My Skin. Non manca il jazz più classico, la travolgente a Foggy Day, ed è grandissimo quando fa diventare One for My Baby un travolgente brano di blues, con accenti alla BB King. All the Things You Are è interpretato in trio insieme al basso elettrico di Leo Traversa e la batteria di Buddy Williams, preso a tempo velocissimo, come se non ci fossero limiti fisici e tecnici. Tre brani sono in solo, Days of Wine and Roses, Softly As I Leave You e la finale Europa di Carlos Santana (ricordiamo anche una famosa cover del sassofonista tenore Gato Barbieri) “dedicated to the brilliance of Frank”. Non sarà un album innovativo, ma è uno di quelli che si ascolta spesso con piacere.

Genere: jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2015

01. I´ll Remember April
02. Speak Low
03. It Was a Very Good Year
04. You Go to My Head
05. A Foggy Day
06. One for My Baby
07. Days of Wine and Roses
08. That´s Life
09. Softly as I Leave You
10. The Best is Yet to Come
11. Get a Kick out of You
12. All the Things You Are
13. I´ve Got You Under My Skin
14. Europa

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