«

»

nov 30

Dejan Terzic Melanoia – Labyrinth

melanoia-labyrinth-packshot_webrgbIl nome dato dal batterista tedesco Dejan Terzic al suo nuovo gruppo (di cui questa è la seconda incisione), è un’invenzione letteraria, una combinazione delle parole malinconia e paranoia. Una possibilità forse di descrivere un modo comune di sentire, che si rispecchia nella sua musica, libera da convenzioni o legami con quello che è il jazz che va per la maggiore. La band è una all star di musicisti tedeschi messi insieme da Terzic che oltre ad essere un abile batterista è un compositore ricco di idee. Sono il pianista Achim Kaufmann, spesso in contesti dedicati all’avanguardia ma di casa anche nel mainstream, Hayden Chisholm sassofonista contralto dalla bella vena melodica e dal suono diafano, privo di vibrato, ispirato alla lontana da un Lee Konitz. e alla chitarra con sette corde Ronnie Graupe. I quattro mettono da parte il loro ego per realizzare un’opera collettiva, moderna, ricca di idee nuove che girano nel labirinto del titolo. Invece di strutture rigide, assoli, percorsi lineari, Terzic sceglie momenti in cui i quattro viaggiano collettivamente alla ricerca di una via d’uscita. Ovviamente è un bel viaggiare, in sogno, come indicano le composizioni Traum im Traum im Traum e A Dream within a Dream, oppure con assoli ragionati, il sassofono contralto su Memorabilia, un brano in cui gli accordi del pianoforte danno un’idea di musica liquida, che si riversa in ogni direzione. Sono momenti molto intensi, sorprendenti per come si sviluppano, oppure Labyrinth, che dà il titolo al disco, piuttosto forte come atteggiamento, un giro continuo di accordi, un’intensità inusuale che si esibisce attraverso un’energia che viene fuori nell´assolo del pianoforte prima e del sax contralto dopo, certo uno dei momenti migliori dell’album e che esemplifica la compattezza e la ricchezza di idee della band. Halunken mostra momenti più sperimentali alle tastiere, ritmi spezzati, momenti fra avanguardia e idee da jazz rock fino a che arrivano il sassofono e la chitarra elettrica insieme a creare atmosfere più distese. Parasomnia è un tema dall’aspetto paranoico, il fender Rhodes graffia, la chitarra in sottofondo si lacia andare a qualche urlo rock prima che il sassofono contralto di Hayden Chisholm con la sua eleganza conduca il brano verso lidi più tranquilli. Il brano finale Serotonin si ispira ai momenti più contemporanei del jazz, ai ritmi mostrati da un Greg Osby ad esempio, ed appare piuttosto adrenalico nelle folate di note del fender Rhodes e del sax alto, bello anche l’assolo di chitarra elettrica prima che si riprenda con il pianoforte a dare l´impulso per nuove idee prima di chiudere il brano e l’album in bellezza. I quattro firmano uno dei dischi più interessanti dell´anno, moderno al punto giusto e originale sia nel concetto che nella realizzazione.

Genere: jazz
Label: Enja Records
Anno 2015

01. Traum im Traum im Traum
02. Light Rain – Dark Rain
03. Traum vom Fliegen
04. Labyrinth
05. Memorabilia
06. A Dream within a Dream
07. Halunken
08. De Doodlopende Weg
09. Parasomnia
10. Serofonin

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>