Un’idea per la mente realizzatasi poi in questo progetto, è quello che il chitarrista Vito “Forthito” Quaranta ci propone in questo notevole disco. Non è facile mettere insieme musicisti, composizioni, arrangiamenti per arrivare ad un risultato coerente, come appunto è successo qui. Ci sono composizioni che provengono da mondi musicali eterogenei, il Lucignolo (con la fisarmonica di Antonello Salis) che faceva da colonna sonora a Pinocchio, gli standard, ben tre, i Led Zeppellin di Four Sticks, Steve Lacy, Keith Jarrett. La base da cui è partito è la ritmica, Giorgio Vendola al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria. Sono loro che rendono tutto più facile, che si integrano perfettamente con il leader, sia in trio che quando ci sono gli ospiti: Luca Aquino al flicorno in due brani, Antonello Salis alla fisarmonica in tre e l´indiano Arup Kanti Das alle tabla in altri tre. Ha scritto le liriche per delle composizioni altrui molto pertinenti aile scelte, su Prism di Keith Jarrett, Last Train Home di Pat Metheny e How Far Can You Fly di Luca Flores. Nonostante l’apparenza è un album molto compatto che si ascolta tutto di un fiato, in cui la musica e gli arrangiamenti vengono al primo posto. Qualche brano risulta piuttosto energetico, come Four Sticks con un accompagnamento strepitoso delle tabla che dà a questo brano un aspetto completamente nuovo. Bravissimo Forthyto alla chitarra elettrica ed un elogio va anche all´esplosiva ritmica. La stessa formazione è su Caravan, standard reso famoso dalla big band di Duke Ellington, anche qui le tabla aggiungono alla composizione un aspetto da oriente lontano che ne fa un piccolo gioiello. The Cure di Jarrett è eseguito in solo, sembra quasi una cosa alla Taj Mahal, perfettamente incastonato al centro del disco. Non manca la musica classica Cavatina che diventa un brano alla Pat Metheny, e Preludio #1, di Bach in cui composizione ed improvvisazione si rincorrono. All´inizio del disco ed alla fine del disco c’e Luca Acquino, notevoli i suoi interventi al flicorno su Esteem e su How Far Can You Fly, quest’ultimo condito con un testo e cantato dalla voce roca di Forthyto, che si riascolta ancora in un´allucinata versione del famoso standard You Don’t Know What Love Is che chiude in bellezza.
Genere: jazz
Label: Dodicilune Records
Anno 2015
Tracklist
01. Esteem (Steve Lacy) feat. Luca Aquino
02. Prism (Keith Jarrett) feat. Antonello Salis
03. On Green Dolphin Street (Bronislau Kaper e Ned Washington)
04. Four Sticks (Robert Plant e Jimmy Page) feaat. Arup Kanti Das
05. The Cure (Keith Jarrett)
06. Lucignolo (Fiorenzo Carpi)feat. Antonello Salis
07. Caravan (Juan Tizol, Duke Ellington e Irving Mills) feaat. Arup Kanti Das
08. Cavatina (Stanley Myers)
09. Last Train Home (Pat Metheny) feat. Antonello Salis
10. Preludio #1 (Johann Sebastian Bach)
11. How Far Can You Fly? (Luca Flores) feat. Luca Aquino
12. You Don’t Know What Love Is (Don Raye e Gene de Paul)
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