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dic 26

Alexander von Schlippenbach – Jazz Now! Live at Theather Gütersloh

UnknownLa rivista tedesca Jazzthing e la città di Gütersloh continuano con la serie di concerti dedicati ai maestri del jazz europeo. Siamo arrivati al quarto concerto (tutti registrati in analogico su nastro dallo THS Studio) ed al relativo CD, questa volta con il pianista Alexander von Schlippenbach, uno che ha contribuito fin dagli anni sessanta a dare un volto nuovo al jazz in Europa. Non soltanto con formazioni storiche come la Globe Unity o il trio ancora attivo dopo quaranta anni con Evan Parker ai sassofoni e Paul Lovens alle percusioni, ma anche dal punto di vista organizzativo. Un personaggio, insomma, che ha cambiato il modo di intendere la musica improvvisata in Europa, lasciando fra l’altro opere storiche come il triplo album in cui con il suo quintetto ha eseguito tutte le composzioni di Monk, compositore da lui spesso rivisitato (un bel trio con Sunny Murray per la Enja). Un artista che ha ben saputo percorrere le due vie, il free alla Cecil Taylor, e la tradizione rivista a modo proprio. Su questo live è in compagnia di musicisti più giovani, Rudi Mahall al clarinetto basso, l’italiano ma residente a Berlino Antonio Borghini al contrabbasso e Heinrich Köbberling alla batteria, un altro nome spesso presente in incisioni gruppi di jazz tedeschi. Nel concerto si eseguono alcune composizioni di Herbie Nichols, 12 Bars, The Gig e Every Cloud, di Eric Dolphy, Serene, Les, Something Sweet Something Tender e Miss Ann oltre a Epistrophy di Thelonious Monk che chiude la serata. Le altre composizioni sono di Schlippenbach, molto interessante Tropi in cui il clarinetto basso dolphiano di Rudi Mahall impazza per tutta l´esecuzione e Borghini utilizza l’archetto al suo contrabbasso. Il gruppo si presenta abbastanza amalgamato e intrattiene il pubblico con energia. Allo stesso modo c’è molta raffinatezza nelle esecuzioni, un Something Sweet Something Tender di Dolphy, ad esempio.

La musica del quartetto di Schilppenbach si riallaccia al jazz più avanzato degli anni ’60, se ne avvertono i colori in un brano come Les, qui la ritmica swinga come nelle incisioni di quel periodo, il clarinetto basso dà una certa originalità al tutto e Borghini si lancia in un assolo strepitoso prima del tema finale. È una musica gradevole, che forse potremmo chiamare mainstream ma che è comunque fuori dal coro, al di là di quello che fanno tutti gli altri. A fare da contrappunto alle composizioni dei grandi del passato ci sono quelle del leader, qualche volta dall´aspetto piuttosto moderno come Bishop. Alla fine del disco un intervista di Götz Bühler con il pianista in cui si ripercorrono le tante vicende legate ad uno dei piú grandi interpreti del jazz in Europa. L’iniziativa della città di Gütersloh continua. un ottimo modo di utilizzare il teatro la cui foto è all´interno della copertina.

Genere: modern jazz
Label: Intuition Music
Anno 2016

Tracklist
01. Gold is Where You Find It
02. 12 Bars
03. The Gig
04. Serene
05. The Bells of St. K.
06. Tropi
07. Something Sweet Something Tender
08. Devices and Desires
09. Les
10. Bishop
11. Every Cloud
12. Miss Ann
13. Epistrophy
14. Interview with Alexander von Schlippenbach

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