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The Stryker/Slagle Band Expanded – Routes

4PAN1T1PKSTCIl quartetto del chitarrista Dave Stryker e Steve Slagle (sax alto, soprano e flauto) questa volta si allarga insieme al pianista Bill O’Connell, su quattro brani al Fender Rhodes ed a tre fiati: John Clark al corno francese, Billy Drewes al sax tenore ed al clarinetto basso e Clark Gaytpn al trombone. La ritimica è completata da Gerald L. Cannon al contrabbasso e McClenty Hunter alla batteria. Una mini big band, ben arrangiata e rodata, che si dedica a descrivere i luoghi in cui i due leader sono passati durante la loro carriera esprimendosi nell’idioma mainstream. Ovviamente da professionisti di tale livello tecnico ci si aspetta un disco di qualità superiore alla media ed in effetti il progetto è di quelli che merita l’attenzione per la qualità della musica e della registrazione. City of Angels che apre il disco è dedicata a Los Angeles, cittá da cui proviene il sassofonista. È lo stesso Slagle a scrivere l’arrangiamento di Self-Portrait in Three Colors, stupenda ballad scritta da Charles Mingus. È una bella rilettura di un pezo che ormai è storia. Per il resto gli assoli dei musicisti sono sempre al massimo possibile del livello tecnico, prendiamo ad esempio i due leader su Extensity. Qui i due prendono due assoli strepitosi, perfetti anche nel complesso tema. Il brano si trova tra Great Plains e Gardenia per descrivere appunto la distanza e l’estensione quando si passa dalle grande pianure che costituiscono la parte centrale degli Stati Uniti. Si diceva di Gardenia, qui è ancora Slagle a a fare la parte del leone con il “solito” assolo al sax alto, un capolavoro di coerenza per come è costruito. Segue Striker con la sua eleganza, collane di note che si susseguono con relax, come se niente fosse, a scalare vette per altri irraggiungibili. Il sound complessivo è molto seducente insieme ai fiati in sottofondo, mentre il pianista e la ritmica sono una fonte inesauribile di swing. Lickety Split Lounge è il brano finale ed un blues dedicato al locale ad Harlem in cui incontrò Slagle che suonava nella band dell’organista Jack McDuff. Qui è la chitarra che ha l’assolo di apertura, a seguire Slagle, come sempre mattatori e grandi protagonisti del mainstream contemporaneo, alla fine arriva anche l’assolo di Clark Gayton al trombone prima del tema finale. Non sarà un jazz modernissimo e innovativo, ma è di quelli che si fa portare rispetto e che diverte il pubblico.

Genere: mainstream jazz
Label: Strikerzone Records
Anno 2016

Tracklist

01. City of Angels
02. Nothin` Wrong with It
03. Self-Portrait in Three Colors
04. Routes
05. Ft.Greene Scene
06. Great Plains
07. Extensity
08. Gardena
09. Lickety Split Lounge

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