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feb 07

Jemal Ramirez – Pomponio

pomponio-ramirezCertamente il batterista americano Jemal Ramirez non è fra i nomi più conosciuti del jazz internazionale. Tuttavia questo disco è di quelli che si fa riascoltare con piacere e che potrebbe farlo conoscere al grande pubblico. È tutto progettato con precisione, dai brani scelti ai musicisti della band alla scaletta sul CD, inoltre c’è quell’ entusiasmo, quella gioia nel celebrare il jazz ed i ritmi latini che fa venire la voglia di farlo ripartire dopo averlo ascoltato interamente da una straordinaria interpretazione di Pomponio di Bobby Hutcherson, in cui si celebra il jazz di stampo modale nel modo migliore: assoli travolgenti e ritmi scatenati. In primo piano fra i sidemen l’afroamericano Warren Wolf, qui alla vibrafono ed alla marimba su But Beautiful, coproduttore e autore di Back in the Swing of Things, un bel tema ed un’esecuzione in cui mostra tutta la sua abilità strumentale. È ormai un musicista affermato che ha suonato con tanti grandi nomi della scena contemporanea, Wynton Marsalis ad esempio. È perfettamente a suo agio con la batteria del leader e le percussioni di John Santos e qui si esprime decisamente come uno dei grandi vibrafonisti contemporanei, sulla scia di un Bobby Hutcherson. Howard Wiley è un ottimo sassofonista che per tutto il disco sparge assoli ai sax tenore, contralto e soprano, l’altro fiato è Joel Behrman alla tromba, a completare la band John Schifflet al contrabbasso. Il disco è diviso da uno splendido duo fra il pianista Matthew Clark e Warren Wolf al vibrafono, Alone and I di Herbie Hanckock. Su Citadel del collega Tony Williams Ramirez fa splendere i tamburi, ma sa anche rendere giustizia al tema e mostrare la personalità di una band compatta dietro le sue direttive. Ottimi gli assoli al tenore di Wiley ed alla tromba di Belnman e lo swing di una ritmica perfettamente in sintonia con le composizioni scelte. Tutte di musicisti che praticano un modern mainstream che si adatta particolarmente al linguaggio di Ramirez, ad esempio Bobby Watson con In Case You Missed It, Wayne Shorter con Prince of Darkness, Kenny Garrett J’Ouvert, Donald Brown Walz for Monk, Wayne Escoffery Tell Me Why. Il brano finale è Lodi Huggins, scritto da Joel Behrman lo vede impegnato in un acceso assolo al suo strumento (seguito da un ottimo intervento di Wiley), conferma gli assunti di partenza: grande jazz e grandi assoli in un linguaggio moderno che ha origine nelle grandi incisioni della  Blue Note negli anni ’60.

Genere: mainstream jazz
Label: First Orbit Sounds Music
Anno 2015

Tracklist

01. Pomponio
02. In Case You Missed It
03. Prince of Darkness
04. Back in the Swing of Things
05. Alone and I
06. Citadel
07. But Beautiful
08. Tell Me Why
09. J’Ouvert
10. Waltz for Monk
11. Lodi Huggins

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