I tre musicisti di questa band suonano da anni insieme, più o meno una quindicina d’anni, ma gli inizi di questo trio risalgono agli anni ottanta ed alla reciproca frequentazione, in Olanda ed in Germania. Poi, fra un concerto e l’altro la decisione di presentarsi come trio e di cominciare ad incidere, a volte in studio, a volte pubblicando selezioni di concerti dal vivo. Sono spuntati così diversi lavori per case discografiche europee ed americane. Frank Gratkowski, pluristrumentista tedesco, al sax alto, al clarinetto ed al clarinetto basso, il pianista connazionale Achim Kaufmann ed il contrabbassista olandese Wilbert de Joode costituiscono ormai un trio affiatato che ha acquisito una sua via all’improvvisazione ed una sua precisa riconoscibilità nell’approccio a questo tipo di musica. Fanno del dialogo collettivo il loro marchio di fabbrica, rifuggendo dallo schema assolo accompagnamento. Ogni brano è un fitto intreccio di note, di momenti serrati, quasi dei corpo a corpo serrati in cui gli sturmenti possono acquisire qualunque sembianza, da quella più classica, come sul finale No Doubt the Beginning in cui Gratkowski è al sax alto, i suoi sono fraseggi veloci, di stampo free, su un pianoforte che lo segue su una strada fatta di clusters, lo spinge per un assolo energetico mentre il contrabbasso è suonato in pizzicato, dopo qualche attimo di silenzio passa al clarinetto basso e di nuovo un’energia magmatica si riversa sugli ascoltatori. È un brano molto intenso che ci spiega perché i tre godono da tanto tempo il favore del pubblico. Altrove possono nascondere le loro identità, il pianoforte viene suonato dall’interno, il contrabbasso con l’archetto trova suoni impossibili da decifrare, i tre insomma esplorano tutte le possibilità messe a disposizione dal genere creativo, prendendosi comuqnue la libertà di avvalersi anche di momenti più soft o comunque swinganti. In ogni caso sono molto belli gli accompagnamenti di Kaufmann, un pianista molto attento alle dinamiche, che sa ascoltare e reagire velocemente ai cambiamenti che la musica si trova ad affrontare da un momento all’altro. Dal vivo, al Loft di Colonia in Germania, i tre suonano un set di tutto rispetto, che mette in evidenza come la musica completamente improvvisata viva anche della reciproca frequentazione. Insieme al trio di Alex von Schlippebach, Evan Parker e Paul Lovens, questo trio è fra le realtà più longeve nel genere.
Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno 2016
Tracklist
01. Trash Kites
02. Unaccounted for and Inward
03. Anything Wooden or Oblong
04. Of Times in Pieces
05. No Doubt the Beginning
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