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mar 08

Lafayette Harris Jr – Hangin’ with the Big Boys

IMG_1151Dopo l’ultimo disco in trio il pianista afroamericano Lafayette Harris Jr ci presenta un#altra perla del genere mainstream con un altro tipo di formazione, insieme a dei fiati e delle cantanti, delel situazioni in cui cambia le formazioni da un brano all’altro, standards e proprie composizioni. Fra gli ospiti c’è il veterano Houston Person su cinque degli undici brani, autore di tantissimi album a proprio nome, compreso un duo insieme al contrabbassista Ron Carter su Soul Note. L’altro sassofonista è Caleb Curtis, un giovane in pianta stabile nella formazione (eccetto i primi due brani) al sax alto e al sax soprano, con lui il trombettista Antoine Drye, un veterano che ha suonato ovunque, anche in formazioni più legate al free. Il contrabbassista è George DeLancey, alla batteria Will Terrill. Una macchina da swing, ovviamente, cui si aggiungono delle vocaliste, Jazzmeia Horn vincitrice nel 2013 della Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition, presente su Blue Skies, grande standard di Irving Berlin e Drinking Wine Blues del leader, e Noël Simoné Wippler, anche lei su due brani, insieme alla collega su Blue Skies e su Little Kevin’s Embrace. Sono tutti musicisti che conoscono benissimo come swingare, e che si lasciano guidare dal pianista, autore di molti dei brani proposti, scritti durante una carriera piuttosto lunga, ad esempio il titolo che dá il titolo all’album, Hangin’ with the Big Boys, scritto negli anni ’90 quando nella band c’erano la batterista Cindy Blackman, Terrell Stafford alla tromba e Don Braden al sax tenore, ancora dello stesso periodo è We in the House, un brano usato come tributo al batterista Tony Williams, con un bel ritmo e delle armonie piuttosto interessanti.
Don’t Worry About It è la prima composizione scritta dal pianista, presentata come un breve accenno di quasi un minuto. Fra i momenti migliori dell’album The Zombie Blues, un brano che ricorda certe atmosfere degli album Blue Note degli anni ’60 in cui c’è una certa libertà della ritmica e un grande assolo al sax soprano di Caleb Curtis, un brano che esce fuori dagli steccati mainstream e che presenta questa band come una bella realtà, anche dal vivo. Drinking Wine Blues è un bell’esempio di blues eseguito dal sax tenore di Houston Person, un’esecuzione perfetta nel genere e irrangiugibile da chi non ha il giusto feeling per questo genere di musica. I brani finali sono di Caleb Curtis, The Wheelhouse, un brano dalla scrittura personale che tuttavia funziona bene all`interno dell’album, Ray Noble e George e Ira Gershwin. Specie l’ultimo, They All Laughed con l’assolo di tromba e Antoine Drye si presenta con molto swing e quel senso per gli standard che difficilmente si ascolta in Europa.

Genere: mainstream
Label: Airmen Records
Anno 2016

Tracklist

01. Blue Skies
02. In a Sentimental Mood
03. Hangin’ with the Big Boys
04. We in the House
05. Don’t Worry About It
06. The Zombie Blues
07. Little Kevin’s Embrace
08. Drinking Wine Blues
09. The Wheelhouse
10. The Very Thought of You
11.They All Laughed

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