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mar 29

Jeff Guthery – Black Paintings

jeffgutheryL’esordio del batterista Jeff Guthery è un disco ambizioso che mette insieme non solo un’orchestra classica, la East Coast Scoring Orchestra diretta da Kristo Kondakci) ed un quartetto jazz, ma vi aggiunge anche l’ispirazione che viene dai Black Paintings del pittore spagnolo Francisco Goya. Il famoso pittore di corte lasciò anche una serie di dipinti non destinati al pubblico, dipinti in una villa,e che dopo la sua morte hanno trovato spazio al museo del Prado a Madrid ed il consenso del pubblico e della critica. Le partiture dell’orchestra sono state scritte in precedenza e provate prima della registrazione, il quartetto jazz invece si è trovato in una situazione nuova, dovendo improvvisare senza sapere cosa arrivava da dall’altra parte, interagendo visivamente con la proiezione dei dipinti. I musicisti scelti dal batterista sono piuttosto conosciuti nel jazz contemporaneo, Kenny Werner al piano, George Garzone al sax tenore, Bruno Råberg al contrabbasso, l’ospite David Fiuczynski alla chitarra elettrica suona su Two Monks for Modified String Quartet with Guitar and Percussion. Visti i presupposti ci si rende subito conto dell’ambiziosità del progetto, dei brani in cui l’orchestra mette in mostra oltre alla scrittura di Guthery anche alcuni solisti di tutto rispetto, come la flautista Arielle Burke ed il pianista Utar Urtun su Dog, un brano che mostra la ricchezza di suono di un’orchestra di grandi dimensioni. Il quartetto si può ascoltare in due improvvisazioni, Saturn e Two Women, due improvvvisazioni completamente libere, spontanee, aperte, in cui i musicisti focalizzano l’attenzione sul divenire della musica in rapporto ai dipinti proiettati. Su Saturn il sax tenore di George Garzone si mostra dal suo lato più passionale, su Two Women invece l’intesa dei musicisti sembra più telepatica, su atmosfere rarefatte e misteriose. Su Colossus Kenny Werner ed il contrabbassista si aggiungono all’orchestra, un momento piuttosto speciale in cui i due sono messi in evidenza nella registrazione. Two Monks mette insieme il quartetto d’archi e la chitarra elettrica di David Fiuczynski, un incontro piuttosto originale, anche per il suono esuberante del chitarrista americano nel suo assolo. il quartetto al completo si aggiunge all’orchestra in due brani, Atropos e Asmodea, due brani in cui la comunicazione funziona ed ambedue le formazioni hanno modo di esprimersi insieme al meglio delle proprie capacità espressive. L’intera opera si presenta come una Suite in nove movimenti, quasi richiamando in mente certe opere di compositori come George Russell o Duke Ellington. Dietro c’è uno sforzo notevole, il CD contiene anche un booklet con la riproduzione in carta lucida dei dipinti di Goya. La qualità della registrazione, a cura di Antonio Oliart, fa il resto. Un esordio notevole del giovane batterista e compositore.

Genere: jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2016

Tracklist

01. Goat
02. Saturn
03. Judith
04. Atropos for Orchestra and Jazz Quartet
05. Colossus for Orchestra and solo piano/bass
06. Two Monks for Modified String Quartet with Guitar and Percussion
07. Dog
08. Two Women
09. Asmodea for Orchestra and jazz Quartet Improvisation

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