Ecco una nuova produzione della Milk Factory Productions di Chicago, registrato da due diversi gruppi, per quattro brani ciascuno. Chris Dammann al contrabbasso è un notevole strumentista dal suono piuttosto energetico, insieme a lui ci sono James Davis alla tromba, Nick Anaya al sax tenore e Catherine Monnes al violino ed al violoncello. Su Skin, S.M.I.B.D., Waiting e Chris&CathyBFFs4EvahEver si aggiungono Tim Stine alla chitarra, Gian Sobel al flauto e Daniel Richardson alla batteria, nei restanti quattro brani suonano invece Dylan Andrews alla batteria, Loren Oppenheimer alla tabla e Matt Wyatt agli effetti elettronici ed alle percussioni. Il gruppo intorno al sassofonista Nick Anaya si presenta così in due versioni, con una musica che cambia aspetto, secondo gli ospiti che riinvigoriscono il gruppo di base. Sono tutti brani che si fanno ascoltare con interesse per la qualità dei solisti, prendiamo ad esempio il bell’assolo del trombettista James Davis su 11 Eggrolls cosí come l’intervento di un sax tenore dalla voce roca sullo stesso brano. Ma anche per l’inventiva che traspare nel modo in cui si organizza l’architettura delle composizioni, i diversi stili dei musicisti che non entrano in conflitto con la struttura, ad esempio il sax free su S.M.I.B.D., brano su cui Catherine Monnes fa suonare con dolcezza i suoi strumenti ad arco. O ancora gli effetti elettronici di Matt Wyatt che straniano gli assoli, nei brani in cui sono presenti. Gran assolo ancora di James Davis su Autumn Must Be Money, ricco di inventiva e con le radici nella tradizione, seguito da momenti più moderni, ma comunque costruiti su una sezione ritmica precisa e solida che porta l’ascoltatore a battere il piede. Sembrano a volte delle atmosfere alla Mingus, un compositore e musicista certo conosciuto al bassista Chris Dammann, autore di tutte le composizioni, con l’eccezione di Skin, scritta da Catherine Monnes. Su Waiting si parte con un assolo mellifluo del flauto di Gian Sobel, cui segue un sax tenore aggressivo ed il violino della Monnes, prima del ritorno ancora del flauto. Ogni musicista è libero di esprimere la propria personalità all’interno della struttura del brano, che è l’essenza dell’improvvisazione, con un risultato che risulta piuttosto coerente grazie alla capacità di scrittura di Dammann. Bel disco, che ci permette di conoscere quella che è la nuova generazione di musicisti di Chicago.
Genere: jazz
Label: Milk Factory Productions
Anno 2016
Tracklist
01. Twenty – Seven
02. Uma
03. Skin
04. S.M.I.B.D.
05. 11 Eggrolls
06. Autumn Must Be Money
07. Waiting
08. Chris&CathyBFFs4EvahEver
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