Dalla fucina di talenti della casa discografica Dodicilune arriva ancora un disco sorprendente, quello della cantante Camilla Battaglia, in sintonia con quello che è il jazz più moderno e vivace. Non a caso le liner notes sono soltanto in inglese, perché il progetto ha tutte le qualità per avere un suo pubblico anche negli Stati Uniti. Ad accompagnarla musicisti italiani, Roberto Cecchetto alla chitarra elettrica, Andrea Lombardini al basso elettrico e Bernardo Guerra alla batteria, insieme ai fiati di Nicolò Ricci al sax tenore e Federico Pierantoni al trombone. L’ospite americano David Binney è presente su Expectations, sia con un assolo al sax alto che con con la voce, un dialogo fra innamorati insieme alla leader, che oltre a rivelarsi un’ottima vocalista sa scrivere testi significativi. Shaping Smiles ne è un esempio, accompagnata soltanto dalla ritmica è in grado di attirare l’attenzione intorno alla sua voce come se avesse una grande esperienza alle spalle. Su Chance è accompagnata dai fiati e qui le atmosfere possono ricordare quelle dei dischi di Binney, in sintonia con quelle che sono le tendenze più moderne. Ottimo l’assolo al sax tenore di Nicolò Ricci al sax tenore che si prende un notevole spazio per mostrare tutta la sua fantasia, davvero notevole. Last Time è un brano che all’inizio sembra avere preso a prestito qualcosa dalla musica pop, l’energia dell’esecuzione la proietta però subito in tutta un’altra dimensione, da sottolineare l’assolo del trombonista Federico Pierantoni. They’re Running Upstairs è con la partecipazione dell’intero quintetto, piuttosto movimentato nei ritmi e negli arrangiamenti. The Blower’s Daughter è un brano pop di ottimo livello, quel genere che si ascolta da parte di pochi, sono sei minuti intensi, nel testo e nelle musiche. Expectations è insieme a David Binney, autore di un assolo al sax alto all’altezza della sua fama, ed uno dei momenti migliori dell’album. Si gioca con le elettroniche, con le voci, con il testo, una poesia d’amore senza il lieto fine, “Are you gonna love me the way i love you?” chiede, e la risposta di Binney è: “Never”. Da citare ancora My Tree che chiude l’album, un altro momento riuscito con l’assolo al sax tenore di Ricci. Sicuramente un progetto da tenere d’occhio, fra i più interessanti della casa discografica pugliese.
Genere: jazz
Label: Dodicilune
Anno 2016
Tracklist
01. Do U No?
02. Tomorrow-2more Rows Of Tomorrows
03. Shaping Smiles
04. Chance
05. Last Time
06. They’re Running Upstairs
07. The Blower’s Daughter
08. Expectations
09. Waitin’
10. My Tree
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