Chi apprezza la musica improvvisata troverà in questo doppio album più di due ore e mezza di musica, realizzata dal duo di conntrabbassisti svizzeri Peter K. Frey e Daniel Studer che da anni si esibiscono come Kontrabassduo Studer-Frey. Gli incontri al Kunstraum Walcheturm a Zurigo sono avvenuti e registrati tra il 2013 ed il 2014 insieme ad altri improvvissatori di quella che è la scena europea. Sono situazioni in cui il duo incontra uno o più musicisti ospiti sul palco, in una situazione senza rete, per dialoghi che durano oltre i venti minuti ciascuno, tranne il finale JC insieme al pianista Jacques Demierre, “soltanto” sette minuti. È uno spazio importante quello che i due musicisti si sono ritagliati a Zurigo, e che ora trova anche la documentazione su CD. Manca la componente visuale che avrebbe procurato un DVD, ma la produzione sarebbe stata troppo dispendiosa. Sul brano che apre il disco c’é il trombone di Giancarlo Schiaffini insieme al clarinetto basso di Hans Koch, il trio si esibisce in due brani con tutti i possibili suoni che i loro strumenti riescono a riprodurre. A seguire il duo con la pianista Magda Mayas, anche qui suoni speciali estratti dall’interno del pianoforte, semplicemente incredibile come sonorità. Il quartetto con Christian Weber al contrabbasso e Jan Schlegel al basso elettrico si esibisce sui toni bassi tirando fuori le possibilità che conosciamo dai quartetti d’archi più moderni. Un’esecuzione in settetto chiude il primo disco, Jacques Demierre, Hans Koch,
Harald Kimmig al violino, Michel Seigner alla chitarra elettrica e Alfred Zimmerlin al violoncello. La musica decolla lentamente, siamo sugli oltre venti minuti di esecuzione, ma funziona lo stesso. Il secondo CD si apre insieme ad uno dei protagonisti mondiali della batteria, l’americano Gerry Hemingway, noto per avere militato nel quartetto di Anthony Braxton. Dopo l’incontro di quasi mezzora con il sassofonista tenore inglese John Butcher, uno che ha portato ancora avanti quello che Evan Parker aveva iniziato sullo strumento. Per finire Jacques Demierre, un brano breve, se confrontato agli altri, di sette minuti. È una musica intensa quella presentata sul palco a Zurigo, importante anche per lo spazio culturale e materiale messo a disposizione ai musicisti. I due contrabbassisti svizzeri ne fanno buon uso insieme alla partecipazione degli ospiti. Ua musica, la loro, che richiede tempo per essere assimilata, ma che alla fine si rivela piena di sorprese se ci si lascia coinvolgere dalla proposta.
Genere: avanguardia jazz
Label: Leo Records
Anno 2016
Tracklist
CD 1
01. HKGS_1
02. HKGS_2
03. MM
04. CWJS
05. JDHKHKMSAZ
CD 2
01. GH
02. JB
03. JD
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