La collaborazione fra il trombettista svizzero Peter Schärli e Glenn Ferris , trombonista americano trapiantato in Europa, dura ormai da parecchi anni, è da ricordare almeno Blues for the Beast del 1997 per la stessa casa discografica. Al contrabbasso Thomas Dürst, altro collaboratore storico di Schärli, presente anche nell’incisione citata. A completare la band Hans Peter Pfammatter al pianoforte, si è rinunciato quindi volutamente ad un batterista così da avere un suono da jazz da camera molto rilassato. Le composizioni sono di tutti e quattro i musicisti, un lavoro collettivo, quindi, riuscito perfettamtente, non solo per il virtuosismo dei partecipanti (come al solito un Glenn Ferris molto dinamico nei suoi assoli), ma proprio per l’intesa che regna fra i musicisti. Lavadeiras è una perfetta sintesi di quello che troviamo in tutto il disco: assoli perfetti, la simbiosi fra i musicisti ed un’estetica di tipo europeo. Schärli infatti è fra i migliori solisti del suo strumento in Europa, non solo in Svizzera ed insieme alla band firma un disco molto personale. Si mette anche a cantare, ma non nello stile di un Chet Baker, come su Bahia Mood (Sugar Lady). Lavadeiras è un brano dall’estetica più eterea, un brano sognante in cui la sua tromba malinconica disegna una melodia insieme a Glenn Ferris, un’intesa perfetta fra i due strumenti. L’assolo di Schärli è misurato, un concentrato di lirismo e poesia, a seguire il trombone ed il pianoforte di Hans Peter Pfammatter che ben contribuiscono a realizzare l’atmosfera evocata nel tema. Altri due brani di Schärli sono Les plages infinies e Obrigado meu amor, un brano che avevano ascolto su Castelo con un’altra formazione. Sono due momenti molto espressivi, specie il secondo, in un’esecuzione che va verso i dieci minuti. È una ballad affascinante, ambedue, Schärli e Ferris, molto espressivi, uno dei momenti migliori dell’intero album. I due ottoni si ispirano a vicenda, a volte accompagnati soltanto dal contrabbasso, ma sempre fedeli alla linea armonica. Valse Blue è del contrabbassista, qui si va verso altri ritmi, così come su Desapego che è stata scritta dal pianista. Ottima composizione in cui si dà spazio ad un assolo del contrabbassista che mostra tutto il suo valore. Purge (Oh Yeah!) di Glenn Ferris chiude l’album con accenti quasi mingusiani.
Genere: jazz mainstream
Label: Enja Records
Anno 2016
Tracklist
01. In My Dream
02. Bahia Mood (Sugar Lady)
03. Lavadeiras
04. Near Nine Blues
05. Les plages infinies
06. Obrigado meu amor
07. Valse Blue
08. Desapego
09. Purge (Oh Yeah!)
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