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lug 02

I Cani + Cosmo @ Ferrara Sotto Le Stelle – 30/06/16

13570227_10208813847316222_1391038448_oLa seconda data di questa edizione di Ferrara Sotto Le Stelle all’interno del cortile del Castello Estense (terza totale contando Astro), vede il nuovo cantautorato elettronico italiano protagonista, grazie alla rivelazione dell’anno in corso Cosmo, che apre a I Cani, personaggio che già da anni si è affermato nel panorama e proprio nell’ultimo tempo grazie al suo ultimo lavoro in studio Aurora ha evoluto il suo suono e conseguentemente anche la sua forma canzone. Arrivo puntuale all’interno delle imponenti quattro mura che circondano la location, c’è parecchia gente ma il pienone da soldout è ancora lontano; come sempre puntuale sulla tabella di marcia alle ore 21:15 come preannunciato salgono i tre. L’incipit è deciso, Cosmo fresco di album e protagonista dell’estate con la sua Ultima Festa sa bene come muoversi sul palco; la provenienza è quella dei Drink To Me, altro gruppo al quale sono personalmente legato per le sue derive psichedelicamente elettroniche in un contesto più indierock. Nella dimensione “Cosmica” i testi sono appoggiati a ritmiche molto dance, cassa dritta ed aperture di synth fanno sì che il pubblico canti e balli lasciandosi andare parecchio. Il mio parere personale è che però i testi non siano poi così ricercati, e che non ci sia una voce così significativa, ma l’idea di base in complesso è molto buona,strutturalmente fresca e contemporanea, decisamente efficace. Il cantato in effetti a tratti sembra quasi fare da contorno, la dimensione danzereccia prende il sopravvento e si sente tanto il “Piemontegroove”, quella strana alchimia che sembra formare e sfornare tanti talenti provenienti da quella regione. Ed è proprio la hit del momento il giusto epilogo ad una mezzoretta di concerto che mette d’accordo tutti e fa da volano per I Cani, una mezzoretta in cui ho rivalutato questo artista che avevo già sentito quasi due anni prima e non mi aveva affatto entusiasmato; mi sono divertito, ho ballato, ho incontrato cattive compagnie e mi son già bevuto due o tre birre. 13588918_10208813849316272_1592092991_oI Cani tardano qualche minuto, la band è piuttosto numerosa ma Contessa fa ovviamente da padrone; il pubblico, ormai accalcato e numeroso da confermare il soldout annunciato, è sicuramente in gran parte lì per lui, e io mi sento un pò un pesce fuor d’acqua conoscendo davvero poco di quest’artista. Tanti cantano a squarciagola, percepisco un po’ di mescolanza tra chi preferisce i primi lavori decisamente più ammiccanti ad un punk elettronico (su Postpunk si scatena addirittura un piccolo circle pit), ad altri che invece si sono innamorati degli ultimi lavori in studio. Nonostante sia io personalmente più propenso a quei brani che come Contessa stesso definisce “tutti uguali, che fanno tu pa tu tu pa”, devo dire che le virate più romantiche delle’ultimo album non sono niente male, e come in tantissimi hanno già scritto e riscritto confermano la maturità dell’artista ed il suo percorso di evoluzione. In questo caso i testi sono colonna portante, le parole e i contenuti non sono supporto a suono e ritmo ma ossatura vera e propria delle canzoni, messaggi diretti al pubblico appartengono ad un  vero cantautorato moderno. Nonostante mi siano scappate almeno un paio di birre di troppo, i bagliori nel quadrato di cielo che ci regala il cortile del castello non sono effetti stroboscopici ma fulmini veri e propri che fortunatamente non rovinano le quasi due ore scarse di concerto che sembrano trascorrere piuttosto in fretta: un concerto che sicuramente ha accontentato gli appassionati (anche se alcuni commenti a fine serata sembrano contrastanti), ma hanno anche deliziato un po’ tutti, me compreso, quel pesce fuor d’acqua che, complici birre e divertentismo globale, mi ha fatto sentire un po’ più giovane e sicuramente curioso verso un panorama che può considerarsi vanto nazionale. E bravi coloro i quali lavorano dietro a Ferrara Sotto Le Stelle, che li hanno scelti e che proprio per questo, continuano ad essere vanto nazionale tra i festival estivi.

anche in questo caso, grazie a Sara Tosi per il difficile lavoro di fotografare con luci più che mai difficili, e alle sorelle Molinari per le birre e la compagnia.

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