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set 19

Anne Hartkamp – Songs & Dances

indexIl jazz europeo si presenta ormai come un’identità a sé stante, anche quando approccia gli standards o un mainstream che sembra essere codificato. È un altro aspetto di questa musica, lo si ascolta in tanti dischi, come la recente incisione della cantante tedesca Anne Hartkamp. Sembra un quartetto come tanti altri, accompagnata da una ritmica costituita da Thomas Rückert al pianoforte, André Nendza al contrabbasso e Oliver Rehmann alla batteria, ed invece riserva sorprese fin dall’inizio presentandosi in modo originale e con personalità. Si apre con una composizione del contrabbassista con testi della cantante, che diventa una medley con la famosa composizione di Mal Waldron Seagulls of Kristiansund il cui testo era stato scritto da Jeanne Lee. La voce di Anne Hartkamp è chiara, luminosa, brava a tessere sugli acuti una musicalità strepitosa, che va al di là di virtuosismi inutili, sia quando canta che quando si esibisce in vocalizzi che sostituiscono le parole. I brani che seguono sono tutti suoi, ognuno con una caratteristica diversa, ottimamente assecondata da una ritmica di valore composta da connazionali che ormai sono dei veterani. As Yet (Dance Four) è un brano dal forte impatto ritmico in cui lei esegue dei vocalizzi. Sul più lungo Scattered Minds ci sono diverse sezioni, così che all’interno di strutture precise lei riesce a combinare la predilezione per i vocalizzi con il testo, basato più che su una storia d’amora, su delle rime che le permettono di giocare con la voce e le parole. Più “notturno” The Moon a Sphere, poetico, sognante, dedicato alla luna, con un bel testo, perfettamente interpretato dalla ritmica, uno dei momenti migliori dell’album. L’assolo del pianista è ricco di momenti di riflessione ed il contrabbasso di Nendza emerge a tratti sontuoso mentre la batteria accompagna il tutto con le spazzole. Dance Two è animato da uno swing sottile, anche qui, come negli altri tre brani intitolati Dance soltanto vocalizzi. Il disco chiude con After the Rain di John Coltrane, una famosa ballad che apre con dei vocalizzi mentre lentamente si condensa il testo da lei scritto, che chiude con le parole “a space and time/to ease all pain/bountful rain/a grace sublime”. Bel disco da parte di una band che ha un suo profilo preciso nel mare magnum del jazz mainstream vocale.

Genere:vocal jazz
Label: Double Moon Records
Anno 2015

Tracklist

01. The Concept of North/Seagulls of Kristiansund
02. As Yet (Dance Four)
03. Scatterend Minds
04. The Moon a Sphere
05. Sea Time
06. Dance Three
07. Dance Two
08. Deep
09. Not entirely lost
10. After the rain

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