Un disco piuttosto insolito questo del tastierista e compositore Richard Sussman, autore di un progetto crossover per quintetto jazz e quartetto d’archi, ambedue insieme per esplorare mondi nuovi senza stare a guardare steccati e categorie. L’uso dei sintetizzatori e dei suoni provenienti dal computer rende la musica ancora più speciale. È così che comincia Movement I Into the Cosmic Kitchen, con rumori misteriosi che sembrano provenire dallo spazio, i quali progressivamente lasciano spazio agli archi del Sirius Quartet. È un incontro da cui scattano scintille, momenti da rock jazz insieme agli archi che non fanno niente per negare la loro provenienza classica. È un amalgama perfetto, una mossa geniale del compositore, che sembra trovare davvero la formula giusta per mettere tutti d’accordo. Il caldo assolo del sax tenore di Rich Perry, uno strumentista dall’enorme musicalità, dà alla musica nuove dimensioni. L’assolo successivo di Scott Wendholt alla tromba e quello del violino elettrico dell’ospite speciale Zach Brock fanno di questo brano un momento che entusiasma anche il pubblico, che applaude in sottofondo prima dell’assolo del leader al pianoforte. La ritmica è costituita da Mike Richmond al contrabbasso e basso elettrico e Anthony Pinciotti alla batteria. Il Sirius Quartet è costituito da Fung Chen Hwei e Gregor Hubner ai violini, Ron Lawrence alla viola e Jeremy Harman al violoncello. Il processo di integrazione fra archi e combo jazz continua sul secondo movimento della suite, Relaxin’ at Olympus, ancora con uno stupendo assolo del sassofono tenore. È un progetto ambizioso che funziona, che mette insieme senza imbarazzi infuenze che arrivano da musiche con radici differenti ed alla fine è una sfida che Sussman vince senza problemi. Il`materiale a disposizione è tanto, ma la fusione dei diversi elementi funziona senza fratture, anzi, il dialogo fra il quartetto degli archi e le elettroniche riesce molto stimolante, in tale contesto sia gli assoli dei solisti del combo jazz che quelli di un eccezionale Zach su Nexus, un violinista alla Ponty che ben si integra con il basso elettrico di Richmond, danno nuovi accenti e colori alla musica. The Evolution Suite e la Revolution finale sono uno dei momenti più interessanti dell’anno. Un disco con tante sorprese e nuove idee.
Genere: crossover
Label: Zoho Music
Anno 2016
Tracklist
01. Movement I Into the Cosmic Kitchen
02. Movement II Relaxin’ at Olympus
03. Movement III Nexus
04. Movement IV Music of the Cubes
05. Intro to Movement V Drum Solo
06. Movement V Perpetual Motion
07. Revolution
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