Dopo l’incisione con Karl Berger e Gerald Cleaver il sassofonista tenore Ivo Perelman presenta il secondo capitolo delle sue nuove pubblicazioni in trio con la viola di Mat Maneri e la batteria di Whit Dickey. Sono musicisti che hanno già partecipato ad altre incisioni di Perelman che qui si trovano a celebrare una musica improvvisata all’istante. L’incontro di Perelman e Maneri aveva già dato frutti positivi, anche recentemente in quartetto con il contrabbasso, ma questa volta si è scelto di “depurare” in qualche modo la musica e di svolgere un dialogo paritetico a tre come si può ascoltare da un brano all’altro. Fra loro c’è un’empatia assoluta, come scrive Maneri nelle note di copertina, in cui fra l’altro rievoca i tempi del suo incontro con il sassofonista, un musicista arrivato a New York per sorprendere la scena dell’avanguardia. I momenti interessanti qui non mancano di certo, prendiamo Part 3 come esempio, cinque minuti di invenzioni, Perelman che gioca con la sua straordinaria tecnica sugli acuti ad imitare le corde di Maneri, gli scambi fra i due, i ritmi incalzanti di Dickey. Un motivo che si ripete, su tempi più tranquilli, sulla Part 4, è un dialogo sottile, che si ascolta volentieri ed in cui i musicisti inventano soluzioni nuove da un momento all’altro. A volte ci sono come degli aforismi, come la Part 7, meno di un minuto di fitte interazioni fra i tre. Su Part 11 si ritorna su situazioni più tranquille, ma sempre con il sassofono tenore che sembra delirante mentre si sposta sugli acuti dello strumento. È un modo di esprimersi unico, che nessun altro dei suoi colleghi riesce a realizzare in forma cosí compiuta. La Part 13 che chiude il disco è breve, tre minuti intensi e aggressivi che chiudono in bellezza.
Genere: avanguardia jazz
Label: Leo Records
Anno 2016
Tracklist
01. Part 1
02. Part 2
03. Part 3
04. Part 4
05. Part 5
06. Part 6
07. Part 7
08. Part 8
09. Part 9
10. Part 10
11. Part 11
12. Part 12
13. Part 13
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