Il chitarrista tedesco Arne Jansen ha avuto fin da piccolo una passione per la chitarra e dopo l’ascolto di Pat Metheny e John Scofield ha ben presto capito la strada da scegliere. Ha già avuto in patria riconoscimenti per le sue incisioni, il premio ECHO Jazz è del 2014 per il suo album su ACT The Sleep of Reason – Ode to Goya. Il suono della sua chitarra è lirico e caloroso, le sue composizioni suonano a volte come canzoni senza testo, un suono che lo rende accessibile, piacevole da ascoltare. Le sue fonti di ispirazioni sono molteplici, non solo la musica dei colleghi o quella proveniente da altri generi, ma anche la letteratura. Durante un soggiorno a Carona, un paese nella montagna svizzera in cui è ambientato il romanzo di Herman Hesse “L’ultima estate di Klingsor” è rimasto ispirato da quei paesaggi, subito dopo ebbe l’occasione di suonare nello stesso luogo e da lì è poi arrivata la composizione Klingsor’s Last Summer. Insieme a lui ci sono Robert Lucaciu al contrabbasso e Eric Schaefer alla batteria. Il trio ha una forte carica di empatia e funziona a memoria da un brano all’altro, sfornando un album molto compatto che si ascolta tutto di un getto. Grandioso il brano che apre il disco, Here We Go, o ancora il jazz rock di Neither Powder nor Plaster, alimentato da una ritmica in stato di grazia. Qui si ascoltano tutte le influenze musicali di Jansen, ma anche come ormai appartenga ad una categoria tutta sua.
Genere: jazz
Label: Traumton Records
Anno 2016
Tracklist
01. Here We Go
02. Deep World
03. Ahead of Us (Down the Hillside)
04. The Three of Us
05. It’s Always Night
06. Klingsor’s Last Summer
07. Neither Powder nor Plaster
08. Between Two Moons
09. Lee’s Summit
10. He Who Counts the Stars
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