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ott 29

The Shadow Line – I Giorni dell’idrogeno

I giorni dell’idrogeno è un album disarmante. I The Shadow Line, la band che ha concepito questo lavoro, sono disarmanti. C’è sempre un momento nell’ascolto di un cd in cui ti annoii. Quello è l’istante in cui l’attenzione cala le armi per fare spazio a qualche sbadiglio e all’irrefrenabile voglia di cambiare pezzo perchè “quello che stai ascoltando non è quello giusto”. Con I giorni dell’idrogeno questo non avviene mai. Non succede semplicemente perchè ascoltando le canzoni di questo disco non sai mai cosa può accadere qualche battuta dopo, qualche nota più in là, e allora ti fermi per ascoltare tutto, per capire. The Shadow Line: quattro giovani romani, attivi dal 2002, alle prese con questo secondo lavoro in sudio. Un album dalle influenze indie rock-new wave,decisamente anglosassone anche se i testi sono tutti italiani. Colpisce la grinta di questi ragazzi e la forte esigenza di dire come stanno le cose o come dovrebbero andare. La voce del cantante è pulita,così limpida da guidare chi ascolta verso i sentieri complicati di una musica calda, ma non sempre accogliente proprio perchè in grado di spiazzarti e confonderti da un momento all’altro. Sono uno di quei gruppi che amo definire vintage: si sentono tutti i loro ascolti e il loro passato a cui sono debitori, ma allo stesso tempo si percepisce l’interesse ad andare oltre, verso nuove dimensioni. Degni di nota sono la lenta e malinconica Il limite e Giorno di follia, mentre Settembre rimane il pezzo più convincente e particolare dell’album. Con questo disco i The Shadow line si riconfermano una delle formazioni più promettenti dello scenario italiano e in attesa del loro terzo progetto schiaccio play e ricomincio dall’inizio. I giorni dell’idrogeno

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