Dal New Mexico, e precisamente da Albuquerque, arriva Stuart Popejoy, ora residente a Brooklyn, NY. Oltre a suonare il basso elettrico è un prolifico compositore di musiche che esegue con i soui gruppi. Per il quintetto in questione, insieme a Avram Fefer al sax alto, Steve Swell al trombone, Sarah Bernstein al violino e Kenny Wolleson al vibrafono ed alla batteria, ha scelto lo Firehouse Space a New York per la performance live della sua composizione che risale al 2012 e solo ora viene pubblicata su CD. Il quintetto pur muovendosi apparentemente con libertà esegue la composizione del leader avvalendosi delle teorie del compositore olandese Peter Schat e del suo “Tone Clock”. È un procedimento che lo stesso Popejoy spiega nelle note di copertina. Si tratta di sessanta minuti di musica ben strutturata in cui i musicisti, disposti in cerchio, interagiscono fra di loro creando un fitto tessuto sonoro da cui emergono in assolocosí che tutti hanno modo di mettersi in evidenza. La ritmica di Wollesen e Popejoy agisce in modo molto libero, lasciando spazio ai fiato di esprimersi senza spingere in una direzione o nell’altra. Tutto appare molto rilassato, privo di un’apparente direttore d’orchestra, gli assoli al sax alto, violino, trombone hanno tuttavia una loro logica all’interno della composizione ed i singoli hanno modo di mostrare la loro maestria strumentale. Nell’insieme si ascolta un’ora di musica stimolante e inusuale da un concerto che ora che è pubblicato su CD si può apprezzare meglio nelle sue raffinatezze esecutive (alcuni momenti in assolo sono decisamente da riascoltare).
Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno: 2017
Tracklist
01. Pleonid
Commenti Recenti