La collaborazione fra i musicisti esiste da tempo, ma come trio Ivo Perelman al sax tenore, Matthew Shipp al pianoforte e William Parker al contrabbasso hanno inciso poco, Cama de terra del 1996 e The Book of Sound del 2014. Come sempre sono andati in studio senza alcuno spartito in mano e si sono lasciati semplicemente trasportare dalla loro ispirazione per regalarci questa straordinaria session di musica improvvisata divisa in sei parti, cinquanta minuti in cui la lunga Part 6 rappresenta il momento più drammatico ed ispirato. La libertà espressiva è quello che i tre cercano ed esprimono creando in ogni brano una nuova atmosfera. La Part 1 comincia con un suono molto vocale del sassofono tenore di Perelman. L’intesa con Matthew Shipp ormai è empatica e tutto procede all’insegna della creatività mentre il brano si sviluppa, acquista forma ed il dialogo procede confermando come i tre siano un gruppo al di sopra della media. Si procede senza cali di tensione da un brano all’altro. Part 5 vede un ispirato Shipp a lungo accompagnato dal contrabbasso di Parker, ua sequenza ricca di swing cui verso la fine si aggiunge un Perelman carico di adrenalina. È una musica che non concede spazi alla routine in cui la tradizione e l’avanguardia trovano spazi di incontro insoliti, lasciando da parte qualunque tipo di barriere. Le Part 2 e Part 3 vedono Perelman, Shipp e Parker come sempre ricchi di idee, ma è nella finale Part 6 che i tre raggiungono il massimo dell’empatia, è una lunga esecuzione in cui tutto è logico e stringente, senza momenti di vuoto, focalizzati sulla musica, impressionante per come riescono a tenere alta la tensione e la concentrazione dall’inizio alla fine. In copertina un dipinto di Perelman, anche in questo campo decisamente originale nel modo di esprimersi.
Genere: avanguardia jazz
Label: Leo Records
Anno 2017
Tracklist
01. Part 1
02. Part 2
03. Part 3
04. Part 4
05. Part 5
06. Part 6
Commenti Recenti