La cantante Michelle Bradley ha avuto una formazione di soprano classica ed ha vinto un importante concorso nazionale quale il The Music Academy of the West’s Marilyn Horne Song Competition nel 2014. Sono seguiti concerti, altri concorsi e la possibilità di esibirsi al Metropolitan. Tuttavia ha anche deciso di cantare i famosi standard jazz in compagnia del pianista Art Fristoe, suo concittadino (ambedue sono di Houston in Texas). Ne risulta un disco molto speciale, sono dieci standard in cui la sezione ritmica e gli ospiti Shelley Carrol al flauto su due brani ed al sax su altri due, Andre Hayward al trombone su un brano ed i chitarristi Brennen Nase nei primi quattro brani e Greg Petito in altri quattro offrono un jazz spumeggiante e ricco di swing. Art Fristoe al piano e piano elettrico, Tim Ruiz al basso elettrico ed al contrabbasso e Jerre Jackson e Richard Cholakian che si scambiano i ruoli alla batteria sono una ritmica che conosce benissimo la tradizione ed il mainstream. Per loro il concetto di swing è qualcosa di naturale, meno per la Bradley che ha tutta un’altra formazione alle spalle. Ne viene fuori un dialogo in cui tutti si rispettano reciprocamente, in certi momenti al limite del crossover. I brani sono conosciutissimi, cantanti ed interpretati da tutti i grandi del passato. Su questo disco si aggiunge ancora qualcosa per la particolare vocalità della cantante. A qualcuno piacerà, ad altri un pò meno, di sicuro è un modo originale di affrontare il patrimonio musicale degli standard.
Genere: vocal jazz
Label: Merry Lane Records
Anno 2017
Tracklist
01. Body and Soul
02. Misty
03. Triste
04. How High the Moon
05. Stolen Moments
06. Moonlight in Vermont
07. Key Largo
08. I’ve Got It Bad
09. Yardbird Suite
10. 500 Miles High
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