La nuova produzione degli Odwalla, storica formazione di percussioni guidata da Massimo Barbiero, è un live registrato al Teatro Giacosa di Ivrea ad aprile nell’ambito del festival che si tiene lì da tantissimo tempo. Il gruppo è rimasto negli anni stabile, oltre a Barbiero ci sono Matteo Cigna al vibrafono, alla marimba ed al talking drum, Stefano Bertoli alla batteria, Andrea Stracuzzi alle percussioni, Alex Quagliotti alla batteria ed alle percussioni. Accanto a loro due musicisti africani che contribuiscono ad una proficua fusione di idee e ritmi, Bakary Doussou Tourè al djembe e Doudou Kwateh anche lui al djembe ed alle percussioni. Per l’occasione il gruppo si allarga, ci sono Baba Sissoko voce e tamá e la cantante Gaia Mattiuzzi. Le composizioni, scritte tutte da Barbiero, le abbiamo già ascoltate in altre occasioni, ma c’è sempre spazio per nuove riletture, dovute a quella che è stata l’evoluzione di tutto il gruppo insieme ai vari ospiti che ne hanno fatto parte. La musica ha ora un forte impatto melodico, guidata dai vibrafoni e dalle marimbe di Barbiero e Cigna e ciò ne fa qualcosa di unico. Ovviamente c’è l’Africa, ma è difficile accostarli a gruppi del passato come quelli di tutti percussionisti di Art Blakey o Max Roach o a quelli odierni che accompagnano Steve Coleman con i richiami alla cultura afrocubana. La musica di Odwalla è qualcosa di unico, capace di guardare al passato ed a qualcosa di ancestrale, ad esempio le voci di Sissoko e Gaia Mazziuzzi su Cerbero e l’assolo successivo alla marimba, ma resta la passione per la melodia, quel qualcosa di indefinibile e passionale che emerge anche con l’appoggio sensibile degli altri percussionisti. L’esibizione dal vivo è stato un successo ed ora la si può godere anche su disco.
Genere: jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2017
Tracklist
01. Il cappellaio matto
02. Cerbero
03. Per Emanuela
04. La bella e la bestia
05. Il cappellaio matto
06. Cumana
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