Arriva anche il turno dei Thegiornalisti, sicuramente la data un po’ più mainstream di questa edizione, la prima di un gruppo italiano (seguirà Vasco Brondi che giocherà in casa il 19 luglio), la prima del loro Completamente Senza Estate Tour. E dopo aver fatto registrare una sfilza di tutto esaurito in primavera, anche stasera siamo praticamente soldout ma non completamente (un gioco di parole che non potevo non scrivere). Mi aspettavo tanta gente, ormai questi ragazzi son di richiamo, ma non immaginavo così tanta. A pochi minuti prima dell’inizio del live infatti, il ciottolato di piazza Castello è quasi colmo di giovani difficilmente etichettabili, il pubblico che segue questo nuovo cantautorato italiano è indie ma non troppo, sicuramente spensierato e questo è un aspetto che ritengo positivo. Parto un pò prevenuto per questo concerto, devo essere sincero, ma con in mente lo spiraglio di potermi ricredere; nonostante il live sia praticamente un Paradiso-show (ma è anche giusto così), devo ammettere che il giudizio finale è tutto sommato positivo, un 7 se lo meritano tutto e forse più. Il frontman tiene banco molto bene, esclama frasi paracule ma mai esagerate tra un brano e l’altro, scherza col pubblico, è piuttosto istrionico e veste bene l’abito da personaggio che si è cucito addosso. La performance canora lascia un po’ a desiderare, ma per gran parte dei brani in scaletta sembra essere supportato dalla sua stessa voce in una sorta di contro-coro che riempie là dove lui non arriva. La scaletta è ben disposta, e conoscendoli poco ho quasi la sensazione che mi piacciano più i brani meno conosciuti, anche se ovviamente le hit da passaggio radiofonico ormai trito e ritrito sono quelle che riscuotono più successo. La stessa Sold Out è iniziata con un accenno e cantata da tutto il pubblico, per poi essere ripresa e suonata nella sua interezza. Lo show è comunque buono, sia chiaro, i brani sono belli e funzionano bene anche nella dimensione live, che prende forma però nella sua interezza anche dai siparietti che Paradiso crea per riempire le pause tra una canzone e l’altra: saluta una coppia al balcone dell’adiacente Hotel Annunziata, fa almeno due o tre instastory per riempire la sua autostima (nella prima accenna un brano accappella, riuscito un po’ così così ma è onesto e lo ammette). Circa a metà concerto si lascia andare in un chitarra e voce, regalandoci anche una cover di Don’t Look Back In Anger, azzardata ma ben eseguita, e tutto sommato un pò mi ricredo sulla sua dubbia bravura vocale. Ma siamo ormai un po’ tutti abituati in questo senso, il pop attuale preferisce essere più sostanza che forma: non importa se Paradiso non è un tenore, l’importante è che sia un bravo cantautore e questo c’è da ammetterlo, gli riesce bene. L’encore parte con Riccione, e chiude banalmente ma con solennità con il loro vero inno, Completamente, ed anche se mi vergogno un po’, non posso non cantarla anche io insieme a tutti. Apprezzo la sincerità e la spontaneità dei Thegiornalisti, non c’è per forza bisogno di fare chissà cosa, l’importante è farlo in maniera decente, esserne consapevoli; tutto quello che segue, ciò che dice la gente, passa in secondo piano, e nonostante alcune critiche, sono personalmente contento che questo gruppo sia passato da Ferrara, anche se sono stati i primi a non dire espressamente che è bello suonare di fronte ad un Castello.
Grazie a Sara Tosi per le foto “paradisiache”
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