“Quello che vedi non è più come ieri“. Così si apre l’album d’esordio di Dellera. Niete di più vero e niente di più spietato di questo verso può catapultarci nell’atmosfera nostalgica e sognante di queste canzoni. Roberto Dellera,bassista degli Afterhours e protagonista di numerose collaborazioni, inizia la sua carriera da solista con Colonna Sonora Originale, un disco registrato in parte in Inghilterra e in parte in Italia. Undici tracce (di cui una in inglese) con le quali Dellera ci propone storie, avventure e una sua visione personale del mondo. Più che ad un disco, fin dai primi ascolti, si pensa ad un film i cui personaggi rincorrono sogni rivoluzionari, tormenti e passioni. Roberto Dellera è uno di quei musicisti che tanto piacciono alla nuova generazione cantautorale italiana: moderno e antico allo stesso tempo, poetico e aggressivo insieme, bianco e nero che non si fondono ma convivono. Testi semplici ma complicati, allegri e tristi, innovativi e non. Il disco si apre con Il Motivo di Stima (azzecatissimo come brano d’entrata) e procede via liscio fino a La Memoria, pezzo quasi interamente solo strumentale, intelligentemente posizionato a metà. L’energia delle canzoni va un pò scemando verso la fine e la conclusione risulta meno incisiva dell’inizio. Ad ogni modo le atmosfere folk, intellettuali e suggestive fanno sì che il lavoro risulti un’ottima prova d’esordio, piacevole e per nulla scontata. Rumori quotidiani che diventano suoni,pensieri stupidi che diventano sagge parole; ecco l’essenza di Colonna Sonora Originale: un album degno di essere ascoltato.
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